Una sceneggiatrice inglese, un regista svizzero, una co-produzione franco-svizzera, e una film commission svizzera (Valais Film Commission): è questo il mix, suggellato da Netflix e da Radio Télévision Suisse Romande (RTS) per la loro prima co-produzione, la serie Winter Palace: 8 episodi che raccontano di come è nata la settimana bianca, attraverso la storia del giovane hotelier svizzero André Morel e della sfida visionaria per cui mise a rischio tutto ciò che aveva, compreso il suo matrimonio: la creazione del primo hotel per le vacanze invernali.
Una miscela che, nelle intenzioni del regista, Pierre Monnard, doveva essere invitante e frizzante come un bicchiere di champagne, e allo stesso tempo complessa e profonda. “Alla fine, credo che siamo riusciti a trovare questa combinazione, e anche un perfetto equilibrio fra crime e drama, attraverso una storia in costume che ha però in sé una grande freschezza.”
La serie, nata da un’idea del produttore svizzero Jean-Marc Fröhle, era stata presentata nel 2020 al Drama Co-Production Market & Pitching Forum del MIA, dove è tornata quest’anno, all’interno della sezione GREENLit, showcase internazionale dedicato ai più attesi titoli di serie.
Arriverà sugli schermi televisivi svizzeri il 26 dicembre, e il 13 febbraio sarà disponibile su Netflix, anche in versione italiana e tedesca. Fröhle l’ha prodotta assieme a David Rihs, per Point Prod in co-produzione con lo studio francese Oble.

A firmare la sceneggiatura, Lindsay Shapero, che spiega: “il tema che esplora la serie è quanto si è disposti a combattere per le proprie idee quando queste sembrano impossibili”. Grandi ambizioni messe in scena con un altrettanto elevato valore di produzione, racconta Fröhle assieme a Lydia Kali, che ha curato la produzione per Oble: la serie è stata girata in palazzi storici nelle Alpi Svizzere, con sontuosi costumi.
5 le settimane di riprese nella regione di Valais, che hanno beneficiato del supporto logistico della Film Commission. E anche di quello economico, “essendo Valais Film Commission, l’unica Film Commission in Svizzera ad offrire un cash rebate alle produzioni, che va dal 15 %al 35%” sottolinea Laude-Camille Chanton, responsabile della comunicazione della struttura. E tutta l’industria svizzera ne beneficerà , grazie alla nuova legge che prevede che gli streamers investano nella produzione del paese, ha ricordato Lisa Barzaghi di Ticino Film Commission, citando come esempio il prestigioso set della serie Citadel: Diana, dal 10 ottobre su Prime Video, “che ha girato 10 giorni in Ticino, con scene d’azione nel centro di Lugano e altre sequenze sul Passo Del San Gottardo.”



Le due Film Commission svizzere sono intervenute alla reception organizzata da Swiss Films con la loro partnership e quella di RSI e SRG SSR.
Un’ altra serie svizzera ha partecipato al Drama Co-Production Market & Pitching Forum del MIA questo’anno: Dolce Amelia di Petra Volpe, prodotta dalla società svizzera Zodiac Pictures (Reto Schaerli, Lukas Hobi, Jessica Hefti) in co-produzione con SRF.