Si potrebbero chiamare Cinecittà 2 gli Studios che Eagle Pictures ha intenzione di costruire in Italia nel 2024. Lo ha dichiarato all’AVP Summit di Trieste il suo maggior azionista, il produttore Tarak Ben Ammar, confermando quanto già annunciato il mese scorso durante la presentazione romana di Mission: Impossibile-Dead Reckoning- Parte 1
Un nome che ribadisce la volontà di essere alleati, non competitors degli Studios italiani presieduti da Chiara Sbarigia, e di cui c’è grande necessità visto che, ricorda Ben Ammar “il progetto di costruirne altri nove non è andato in porto e per girare un film devi prenotare con largo anticipo visto che, ad esempio, Fremantle ha affittato quasi tutto.”
Ben Ammar ha partecipato oggi ad una conversazione con Tony Vinciguerra, presidente e CEO di Sony Pictures Entertainment, moderata da Eric Mika, editore di The Film Verdict.
Un incontro, quello fra Vinciguerra e Ben Ammar che è stato un po’ l’emblema di questi tre giorni che hanno visto soprattutto il confronto fra l’industria italiana e quella americana, con un occhio di riguardo alla Francia, dedicati al networking fra i rappresentanti delle più prestigiose società di produzione, distribuzione, reti televisive, piattaforme digitali e majors e alla riflessione sulla produzione in Italia nello scenario internazionale, organizzata da Cinecittà per la DGCA del Mnistero della Cultura in associazione con APA, con il sostegno del MiC, MAECI|Ice, Regione Friuli Venezia Giulia con il supporto di Promo Turismo FVG e FVG Film Commission e con la partecipazione di Motion Pitcture Assocation e Producers Guild of America, CNC e Unifrance
La disponibilità di teatri di posa favorirà quelle produzioni e co-produzioni europee di cui anche gli streamers hanno bisogno dopo che l’Unione Europea ha imposto loro la quota. Uno slancio produttivo che si colloca all’interno della partnership che Sony e Eagle Pictures hanno deciso di stringere proprio in Italia, e che prevede che Eagle dsitribuisca nel paese i titoli Sony.
Come The Equalizer 3 “che abbiamo girato totalmente in Italia, e che sono molto orgoglioso di mostrare lunedì prossimo al Ministero, – dice Tony Vinciguerra. – Produciamo inoltre film in lingua italiana: ne abbiamo uno già pronto, uno in produzione e altri tre che arriveranno. Il nostro accordo ne prevede sei all’anno.”
“Loro hanno dei titoli, che stiamo adattando in Italia, come adesso con My Best Friend’s Wedding, e viceversa, noi gli forniamo titoli italiani che loro adattano in quattro paesi: Brasile, Portogallo, Messico e Spagna” Aggiunge Ben Ammar, e rivela anche (“ma non è un annuncio per la stampa!” aggiunge) di aver parlato a Lady Gaga (in occasione di un suo concerto a Las Vegas, a cui il CEO Eagle ha ‘trascinato’ Vinciguerra) per una possibile versione americana di Matrimonio all’Italiana“.
E sottolinea come il valore aggiunto di Sony stia proprio nella loro unicità. Di essere uno dei pochi studios a non aver messo in piedi una propria piattaforma on demand. Ad eccezione di Cruncyroll, “un servizio di video on demand moto targettizzato, dedicato ai prodotti anime che ora ha 12 milioni di iscritti e da cui prendiamo IP per trasformarli in live action e vice versa”. Spiega Vinciguerra, e prosegue: “Non avendo una piattaforma nostra, i film e delle serie che produciamo li esportiamo in tutto il mondo, ci definiamo infatti fornitori strategici dei diversi streamers globali. Anche il modello di business degli streamers sta cambiando, per cui anche noi stiamo diversificando, con Cruncyroll ad esempio, o espandendoci in India.”
Una formidabile opportunità per i talenti e i filmmakers italiani, secondo Ben Ammar, che cita l’esempio di Dampyr, opera prima di Riccardo Chemello ed esordio di Bonelli Entertainment (il braccio produttivo dell’omonima casa editrice di Fumetti) sul grande schermo, che ha co-prodotto con Eagle e Brandon Box. Le vendite nel mondo sono state curate da Sony.
La scelta dell’Italia per questo accordo, ha a che fare con il suo essere “Il più bel set naturale al mondo”, continua Ben Ammar.
Basti pensare a serie come The White Lotus, il cui produttore David Bernard, ha rivelato come la scelta sia caduta su Taormina dopo aver scoperto le Teste di Moro, e che il regista, Mike White, abbia scritto la sceneggiatura durante un soggiorno di sei mesi in una villa del posto
O a Costiera, la nuova serie action drama, co-produzione fra Amazon Prime e Lux Vide, ambientata in un favoloso hotel di Positano. Di Costiera, che sarà distribuita nel mondo attraverso Fremantle, ha parlato Davide Nardini, head of Scripted di Amazon Original, nel panel dedicato ai nuovi modelli di finanziamento per le serie tv, dove gli streamers giocano sempre meno il ruolo di ‘asso piglia tutto’ e si accontentano, a causa dei costi crescenti, anche di uno o un gruppo di territorio.
O ancora a Equalizer, “che vedrete a breve”, e che oltre alle magnifiche locations romane e della Costa amalfitana ha scelto l’Italia anche per il generoso tax credit. Questo è il secondo elemento che fa scegliere l’Italia. Terzo punto a favore del Bel Paese, la grande competenza delle crew, che fanno sì che i registi vogliano tornare a girare. Della mancanza degli attori e dei registi americani in Italia nell’ultimo periodo, dovuta alla sciopero, Ben Ammar ha parlato chiamando in causa Tony Vinciguerra, che ha espresso la volontà di riprendere i negoziati con il Writers Guild of America. “Non credete a quello che scrivono i giornali, noi teniamo moltissimo ai nostri autori e sceneggiatori e vogliamo risolvere la situazione il più presto possibile.”
Ma la Sony, di cui Vinciguerra ha accresciuto esponenzialmente i profitti dal suo arrivo nel 2017 (+36% l’anno circa), è un ‘animale raro’ anche per un’altra ragione, spiega Ben Ammar:
“Tony Vinciguerra è uno dei pochi rimasti a credere veramente nel cinema, basti pensare che Quentin Tarantino fa film solo con voi. – dice rivolgendosi al collega- Sony ha capito molto bene la necessità delle uscite estive in Italia, per cui il governo si è speso così tanto, e ci avete molto aiutato con Spiderverse che è il film più importante dell’estate, il primo ad uscire totalizzando 8 milioni al box office.”
Sono ottimiste le previsioni di Vinciguerra sui numeri al botteghino: “se consideriamo il periodo che va da marzo scorso alla fine dell’anno, sono certo che torneremo ai numeri del box office del 2019 . Dopo 3 anni di Pandemia la gente non andava più al cinema e l’Italia, che è stata colpita duramente, ha sofferto più degli altri paesi. Ci siamo focalizzati su quest’anno come quello in cui avremmo riportato gli spettatori in sala dandogli grandi prodotti. Questo ultimo capitolo di Spiderman ha totalizzato circa 360.000 milioni solo negli USA, mentre il primo che uscì 4 o 5 anni fa fece la stessa cifra, ma nel mondo.”
E aggiunge: “Questo weekend sarà storico, con la doppia uscita di Barbie e Oppenheimer (in USA; in Italia il film di Christopher Nolan arriverà il 23 agosto, n.d.r.). Ne sono molto felice anche se sono competitors perché ci aiuta a riportare le persone al cinema.”
Molto più ardua l’impresa di far crescere il box office dei film europei ed italiani nelle sale USA: “si rischia di farsi molto male, perché il mercato è stato totalmente inquinato dagli streamers: prima compravamo film per 2, 3 milioni di dollari, che adesso loro pagano tranquillamente 8, 9. Basti pensare al clamoroso caso di Coda (che è una proprietà intellettuale francese, remake de La Famiglia Beliere, n.d.r.) che fu acquistato da Apple TV per 25 milioni di dollari al Sundance”.