É stato presentato oggi, 15 ottobre, al MIA il VI Rapporto sulla Produzione Audiovisiva Nazionale realizzato da APA – Associazione Produttori Audiovisivi: i dati parlano di una crescita complessiva, e serviranno da guida per quella che la presidente di APA Chiara Sbarigia, ha definito come la “nuova fase del mercato audiovisivo, caratterizzata da una contrazione del tax credit (sono stati pubblicati ieri i decreti attuativi del tax credit cinema e nelle prossime ore dovrebbero uscire quelli per l’audiovisivo) e della domanda”.
Una fase, dunque, che sarà caratterizzata da una maggiore selezione dei progetti, un maggior orientamento verso la qualità del prodotto, e verso il suo potenziale di circolazione sui mercati internazionali. “Dobbiamo lavorare di più su ruolo del produttore indipendente a livello associativo, e lanceremo prossimamente degli appuntamenti sull’ internazionalizzazione, perché è necessario fare formazione continua degli imprenditori-produttori” rivela Sbarigia a conclusione della tavola rotonda che ha seguito la presentazione dei dati e che ha visto gli interventi di Alessandro Araimo Warner Bros Discovery; Eleonora Andreatta Vice presidente contenuti italiani Netflix; Maria Pia Ammirati direttrice di Rai Fiction e Daniele Cesarano direttore fiction RTI Mediaset.
Il valore complessivo della produzione nel 2023 supera i 2 miliardi di euro (è raddoppiato rispetto a quello del 2017), con una crescita dell’11,7%. I ricavi superano i 12 miliardi, con la tv che fa la parte del leone (8,2 miliardi,71% del totale mercato ), l’area online (AVoD e Pay VoD) che ha generato 2,8 miliardi e la quota restante attribuibile alla sala, pur in forte recupero rispetto agli anni della pandemia.
L’occupazione continua a crescere con 120.095 coinvolte in attività audiovisivo che corrispondono ad un incremento del 3,5% .
Cresce la produzione scripted (soprattutto quella sostenuta dal tax credit) con la serialità come formato dominante, in pole position sempre il genere crime, ma diventano più popolari anche prodotti in costume, biopic e romance. Per la prima volta, è decisamente rilevante la produzione di contenuti per bambini e pre-adolescenti con +12 titoli e +70% di ore. Riguardo la Kids Tv, Warner Bros. Discovery si conferma l’editore che diversifica maggiormente l’offerta con il 42% dei titoli sui canali Kids mentre Rai resta il primo editore nella messa in onda di produzioni originali.
Netflix e Paramount+ sono le piattaforme OTT maggiormente in crescita per titoli e ore di contenuto prodotto.
Si conferma anche il fenomeno di cosiddetto di merging-acquisition, ovvero acquisizione e aggregazione di imprese nel settore della produzione in Italia, fenomeno che è diffuso anche negli altri paesi europei.
Un esempio è quello dell’alleanza The Creatives, il collettivo di 9 società di produzione creativa di altrettanti paesi europei, che dal 2020 hanno unito le forze per produrre assieme: ne hanno parlato sempre oggi nel panel dedicato, dal titolo The Creatives, a collective Force in Motion
L’importanza dell’internazionalizzazione e della qualità, che spesso vanno a braccetto, è stata sottolineata anche da Tinny Andreatta e Maria Pia Ammirati
Andreatta ha citato il ‘fenomeno Ripley’ che ha portato molta curiosità nei confronti della costiera amalfitana e ha trasformato Atrani in una meta turistica, e Il Gattopardo, progetto ambizioso di prossima uscita, “che farà conoscere la Sicilia”. É un esempio, assieme a Lidia Pöet, di cui verrà lanciata a breve la seconda stagione, del “racconto del passato italiano con una modalità che si sposa con lo spirito del tempo.”
La qualità, per Maria Pia Ammirati, riguarda anche la capacità di cercare sul mercato grandi IP, adattando, ad esempio, grandi romanzi. E ovviamente chiama in causa ancora il tema dell’internazionalizzazione, “il più importante affrontato negli ultimi anni. Il fatto di guardare oltre la produzione domestica è anche un dato economico, perché significa che produciamo di più e vendiamo di più. Basti pensare agli esempi di Doc-Nelle tue Mani e Mare Fuori, entrambi adatti in USA, che è un risultato clamoroso”
Di un mercato più selettivo e più attento alla qualità ha parlato anche Alessandro Araimo, Executive Vice President – Managing Director Italy&Iberia, Warner Bros. Discovery, che ha sottolineato “La grande resilienza del mercato lineare italiano ch one fanno un unicum rispetto al resto del mondo: quando gli americani guardano al nostro settore, sono sempre stupiti di quanto il mercato delle reti lineari continui ad essere molto sano.”
Una resilienza che per quanto riguarda Mediaset, ha a che fare con “il nostro obiettivo di stabilizzare la fiction, sia nei confronti del pubblico che dei produttori. – Osserva Daniele Cesarano. – Non è stato semplice: abbiamo attraversato la bolla provocata dall’ arrivo degli OTT che ha portato un grande aumento dei costi. E oggi che la bolla è esplosa e il mercato è un po’ più fermo, sapere che c’è una tv lineare stabile è importante per l’industria. La cosa interessante è che è cambiato un paradigma: un tempo eravamo considerati la tv generalista che ambiva al co-viewing. Adesso è radicalmente diverso il modo in cui si fruisce un prodotto audiovisivo, quello che paga e su cui ci focalizziamo sono i prodotti identitari. E sono le piattaforme paradossalmente ad avere un pubblico più generalista: quando sono arrivate pensavamo che arrivasse ‘il modello HBO’ invece non è stato così”. Cesarano fa riferimento a tutta quella produzione del canale via cavo statunitense che fra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000 “ha provocato la rivoluzione linguistica che ha fatto entrare la contemporaneità nel racconto scripted. Una rivoluzione che io ho visto accadere e che non si è ripetuta fino ad ora.”
Lo studio è stato realizzato da APA con il supporto di istituti di ricerca come eMedia, Ce.R.T.A., Symbola, O&O – Oliver & Ohlbaum Associates e Geca Italia. Alla presentazione del Rapporto sono intervenuti Maria Pia Ammirati (Direttore Rai Fiction, Rai), Eleonora Andreatta (Vice Presidente per i contenuti italiani, Netflix), Alessandro Araimo (Executive Vice President – Managing Director Italy&Iberia, Warner Bros. Discovery) e Daniele Cesarano (Direttore Fiction, RTI – Mediaset).