Il Comune di Verona è il primo comune veneto ad aderire alla Veneto Film Commission, entrando a far parte della Fondazione avviata nel 2019 dalla Regione del Veneto. Ciò significa, per il Comune, entrare a far parte dell’assemblea dei soci sostenitori, con potere consultivo qualificandosi quale organo di indirizzo.
L’accordo, formalizzato con deliberazione della giunta comunale il 14 dicembre dello scorso anno, è stato reso noto oggi, in occasione della conferenza stampa tenutasi a Verona, a Palazzo Barbieri, sede del Comune.
Tale adesione comporta per il Comune di Verona il versamento di 25mila euro come quota associativa annuale. L’ammontare è determinato dal consiglio di amministrazione della Veneto Film Commission, che ai comuni capoluogo chiede 0,10 euro per abitante.
“Questa collaborazione – ha sottolineato in apertura il sindaco Federico Sboarina – creerà un canale strutturato e preferenziale che metterà a frutto questo nostro potenziale. E darà vita a una sinergia nuova tra Verona e l’industria cinematografica”.
Verona, che le recenti cronache cinematografiche hanno citato per essere stata set di produzioni internazionali di rilievo, dal film Netflix “Love in the villa” a “Il ritorno di Casanova” di Gabriele Salvatores, ospitò nel ‘61, a Palazzo Pompei, le ultime sequenze de “L’eclisse” , dove Monica Vitti era diretta da Michelangelo Antonioni: lo ha ricordato Luigi Bacialli, presidente di Veneto Film commission, nel giorno in cui a Roma si è aperta la camera ardente dell’ attrice recentemente scomparsa.
Sull’importanza della “ripartenza” cinematografica della città all’interno della rete regionale ha insistito Francesca Briani, assessora alla cultura del Comune, “perché non basta essere belli, ma occorre anche essere accoglienti”; mentre Jacopo Chessa direttore di Veneto Film Commission, ha ricordato la raccomandazione dell’assessore alla Cultura della Regione Veneto Cristiano Corazzari all’indomani del suo insediamento alla guida della Film Commission: la costituzione dell’organismo in “Fondazione di partecipazione” comportava l’ingresso di altri soggetti. Missione “avviata”.
Verona, ha detto Corazzari, è il primo passo verso la realizzazione di quel “sistema veneto del cinema” che oggi, “ con l’entrata del Comune di Verona in Fondazione, si consolida e si arricchisce di un territorio che dal punto di vista culturale e identitario, è unico”. Con l’occasione l’assessore ha annunciato che la Regione aumenterà le risorse economiche utili a far crescere l’attrattività del territorio.
Non solo location: “La Fondazione lavora anche sulla formazione e la consulenza”, ha ricordato Chessa, che comporta un intensificarsi del rapporto con gli operatori del settore, e conseguente loro valorizzazione.