Un premio per i Cineasti Green: lo ha lanciato ieri il Ministro Sergio Costa, intervenendo in video da Roma, all’incontro “Sustainable
Screens 2020: un cinema sostenibile per una ripresa green”, tavola rotonda organizzata da Green Cross Italia con Enea, GSE, Anec, Fondazione ecosistemi, Connect4Climate e Sardegna Film Commission alla Mostra del Cinema di Venezia, in occasione del Green Drop Award, che è stato assegnato a “Notturno” di Gianfranco Rosi.
” Il cinema può svolgere una funzione importantissima nella lotta ai cambiamenti climatici , promuovendo, spiegando, proponendo immaginari che ci aiutino a costruire il futuro. Come ha sempre fatto, per esempio, con le grandi opere di denuncia, o di fantascienza che il pubblico ama e che ci avvertono sui rischi del futuro – ha dichiarato Costa. –
E pensando ai giovani, come Ministero dell’Ambiente, vogliamo supportare la loro forza e la forza delle loro idee e vogliamo lanciare proprio dalla Mostra di Venezia, insieme a chi questi temi li segue da molti anni, un Premio dedicato alle sceneggiature verdi. Un premio che serva ad esaltare storie esemplari che mettano in evidenza la necessità e la bellezza di salvaguardare la natura, il clima, lo sviluppo di nuove tecnologie verdi, la solidarietà fra uomini, donne e natura. Premieremo inoltre la realizzazione di un cortometraggio, sempre a tema ambientale, e porteremo i vincitori alla Youth4Climate di settembre 2021, la prima grande conferenza sul clima dedicata ai giovani che io ho proposto e che le Nazioni unite hanno approvato.”.
Nell’incontro si è parlato anche di una filiera sostenibile per il cinema, dalle produzioni alle sale cinematografiche.
“Come GSE siamo pronti a supportare le sale cinematografiche italiane e la filiera nel suo complesso processo di riqualificazione energetica. Sono convinto che sarà proprio il mondo della Cultura, da sempre sentinella sul futuro, ad accelerare il passo per una ripartenza del settore in sicurezza, a beneficio dei suoi lavoratori e di noi spettatori, trainando il Paese nella giusta direzione.” ha sottolineato Roberto Moneta, Amministratore Delegato del GSE.
D’accordo il direttore generale dell’ANEC, Simone Gialdini: “Le sale possono esser veicolo di comunicazione, avere funzioni sociali e culturali che possono veramente incidere sulla mentalità di chi le frequenta. Per questo – nonostante i 6 mesi di stop e l’attuale situazione di difficoltà – abbiamo deciso di promuovere la survey realizzata in collaborazione con il GSE sui temi dell’efficienza energetica”.
Dai primi dati dell’indagine, emerge che nel 2019, gli spettatori nelle sale italiane sono stati 97 milioni, il cui impatto ambientale, a una primissima stima, è stato calcolato da 70 mila tonnellate di CO2 escludendo il consumo energetico delle sale e l’edilizia. Per essere assorbite richiedono un bosco di 7000 ettari, pari a circa 10 mila campi di calcio: “Le sale cinematografiche dovrebbero far partire interventi sistematici di riduzione degli impatti ambientali. Oggi abbiamo parlato di alcune buone pratiche che le sale possono adottare sin da subito. Continueremo ad approfondire il tema al forum Compraverde 2020, l’8 e il 9 ottobre a Roma”. Ha detto Dana Vocino responsabile GPP di Fondazione Ecosistemi.
L’edizione 2020 è realizzata con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di ENEA – Ente per le nuove tecnologia, l’energia e l’ambiente e la collaborazione della Sardegna Film Commission.