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direttore Paolo Di Maira

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Un listino VISIONario fra Guerra Desiderata e Siccità

53: questo il numero, con il segno meno davanti, che da due anni ci racconta la desolazione della presenza nelle sale italiane. “Una statistica che ci perseguita, e per la quale soffriamo un po’ tutti. Ciò che possiamo fare è guardare alle cose che funzionano meglio. Molti cinema stanno investendo in ristrutturazioni, nuovi servizi e comunicazione. A noi, non resta che alzare l’asticella del prodotto.” Con queste parole Davide Novelli, direttore distribuzione di Vision Distribution, introduce a Cinè la lunga carrellata delle nuove proposte per il semestre, partendo quasi dalla fine, ossia dal titolo che arriverà a Natale, Le Otto Montagne, e che ha iniziato la sua ‘corsa’ al festival di Cannes, dove ha vinto il Premio della Giuria, e “ancora prima, subito dopo il primo screening di mercato, è stato venduto in moltissimi paesi, -precisa Novelli. – Una bella storia produttiva: un film italiano nel cast tecnico, artistico e nelle splendide location, che ha attratto attenzione di un importante regista straniero. In controtendenza, lo presentiamo a Natale, pensando a un pubblico cittadino ma ampio.”

Il 24 novembre, Giorno de Ringraziamento, uscirà Bones and all, il nuovo film di Luca Gudagnino, una produzione con The Apartment e MGM che lo distribuirà nel mondo, il viaggio in un’America rurale in cui i due giovani protagonisti cercano un’identità alla loro natura cioè il fatto di essere attratti da carne umana. E uno di loro, Thimothy Chalamet, “verrà in Italia e anche nelle sale”, promette Novelli.

Accanto a questi due titoli ce n’è un altro, che Novelli definisce “molto difficile, eppure uno dei più internazionali che abbiamo fatto”: è Brado, che segna ritorno alla regia di Kim Rossi Stewart che ne è anche protagonsita in una storia padre figlio ambientata in un ranch, prodotto da Palomar.

Palomar firma anche, assieme a Vision, il nuovo thriller di Donato Carrisi Io sono l’abisso, che lo scrittore- regista ha presentato al pubblico di Ciné: una storia ambientata sul Lago di Como, dove il killer, ‘l’uomo che pulisce’ studia le vittime attraverso la loro spazzatura. A Riccione anche Paolo Virzì, che in compagnia di Vinicio Marchioni e Emanuela Fanelli, ha parlato di Siccità, mosaico di storie e grande cast (oltre ai sopra citati, Silvio Orlando, Monica Bellucci, Max Tortora, Claudia Pandolfi, Valerio Mastandrea), “un film corale che contiene tutto il racconto della nostra sconsolatezza e la nostra speranza, una sorta di preghiera laica su ciò che sarà dopo, che mischia tragedia e commedia prodotto da Wildside e Vision”. Altrettanto profetico La guerra desiderata di Gianni Zanasi, commedia romantica che ipotizza una guerra fra Spagna e Italia, scritta nel 2019, quando una guerra sul territorio europeo non si poteva né pensare né immaginare, con Miriam Leone, Edoardo Leo e Giuseppe Battiston.

Spazio anche al sostegno dei nuovi talenti con Per niente al mondo, secondo film di Ciro D’Emilio, un crime drama ambientato al confine fra Friuli e Veneto e con la sezione di documentari, che si propone di bissare i successi ottenuti con Gomorra Mi chiamo Francesco Totti. Sono: Nel nostro cielo un rombo di tuono di Riccardo Milani (prodotto con Wildside) che racconta Gigi Riva e la Sardegna; Napoli magica di e con Marco D’amore, che racconta la sua città nei vicoli, nei sotterranei e nelle storie di quartiere, prodotto con Sky, e  È stato tutto bello. Storia di Paolino e Pablito di Valter Veltroni, con molto materiale inedito firmato assieme a Palomar.

Riccardo Milani lo troviamo (con Buon viaggio ragazzi, tratto da tratto dal film Un Triomphe di Emmanuel Courcol) anche nelle anticipazioni per il primo semestre 2023, dove Vision torna alla grande commedia, assieme a Scordato di e con Rocco Papaleo, con l’eccezionale partecipazione di Giorgia; I migliori giorni i peggiori giorni di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno; Romantiche di Pilar Fogliati; L’Ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano, la prima collaborazione produttiva fra Vision e UniversalCi sarà poi Limonov di Kyril Serebrevnicov.

Grandi ritorni ed esordi anche sul fronte produttivo, con il debutto alla regia di Paola Cortellesi, una grande produzione di diretta da Stefano Sollima, il ritorno di Marco D’Amore, regista e interprete di un suo film, di Giuseppe Tornatore e ancora di Riccardo Milani con una sua commedia originale.

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