Su impulso dell’assessorato regionale al turismo, l’Umbria riprova a strutturare l’offerta del territorio nei confronti delle produzioni audiovisive. Lo ha confermato, in un incontro a Venezia, durante la Mostra del Cinema, Fabio Paparelli, vice presidente e assessore al Turismo della Regione Umbria, che ha motivato la nuova attenzione dell’istituzione regionale con la crescente richiesta di riprese televisive e cinematografiche sul territorio, la cui migliore visibilità continua ad essere assicurata dallo straordinario successo della serie “Don Matteo”.
Ha detto Paparelli a Cinema & Video International: “ Le ultime tre produzioni, in ordine cronologico, sono state il premio Oscar Peter Greeneway che dovrà girare il suo film nei prossimi mesi, la fiction su Nino Manfredi “In Arte Nino”, diretta dal figlio Luca, girata poco prima dell’estate che andrà in onda in autunno, interpretata da Elio Germano.
E, sempre con protagonista Elio Germano, il film su San Francesco D’Assisi, “l’Amico” la cui prima nazionale sarà ad Assisi i primi di ottobre”.
In assenza di una Film Commission (c’era, ma fu chiusa dieci anni fa) , “i rapporti con le produzioni cinematografiche – continua Paparelli – si sono limitati a singoli contratti che avevano come motivazione la promozione turistica diretta o indiretta”.
Qualche esempio: “ Una produzione come quella di “Don Matteo” dove abbiamo avuto 3 minuti di pillole che sono stati veri e propri cortometraggi di promozione turistica in prime time, con 11 milioni di share di spettatori su Rai Uno, ha ricevuto un contributo fra i 6 e i 700 mila euro. Per una mini-serie come quella di Manfredi che ha girato 15 giorni, ovviamente i contributi sono di natura diversa: dipende dalla ricaduta economica sul territorio e sulla risonanza del progetto e quindi dalla potenzialità di agire come volano turistico”.
Ora la Regione, attraverso l’Assessorato al Turismo, ha deciso di dotarsi di strumenti specifici: il primo atto è un avviso con manifestazione di interesse pubblico, con scadenza 19 settembre, data entro cui “raccoglieremo le aggregazioni di impresa che sono interessate a svolgere in maniera privata (anche se sotto la regia pubblica) i servizi classici di una film commission”, che consistono , come pubblicato sul sito della Regione Umbria ( www.regione.umbria.it ) in: “Accoglienza Produzioni, Location Guide, Production Guide, Site Service, Product Placement, Promozione, attrazione produzioni”
Come si evince anche dalla lettura del testo ( avviso-attivita-di-film-commission-della-regione-umbria-1), da questo avviso non nascerà una Film Commission, non essendo previsti i requisiti necessari per la costituzione di un tale organismo.
Si riaccende tuttavia l’attenzione sull’audiovisivo come volano per lo sviluppo del territorio.
Potrebbe rappresentare un primo passo verso la ricostituzione di una Film Commission in Umbria.