Si aprirà il prossimo 30 aprile con il cortometraggio animato digitale “Mila” della trentina a Hollywood Cinzia Angelini, ispirato ai racconti d’infanzia della madre dei bombardamenti su Trento durante la Seconda Guerra Mondiale, la 69. edizione del Trento Film Festival.
Lo storico festival di cinema e culture di montagna sarà il primo festival di cinema dell’Afic (Associazione Festival italiani di Cinema) che si terrà dal vivo, contrariamente a quanto previsto, grazie all’annunciata riapertura dei cinema e il ritorno del Trentino in zona gialla, che ha spinto la manifestazione a riorganizzarsi
Tutti i 98 film in selezione saranno proiettati al Multisala Modena di Trento, seguendo le normative e i protocolli legati all’emergenza sanitaria. I film saranno disponibili anche online dal 30 aprile fino al 16 maggio sulla piattaforma dedicata online.trentofestival.it.
Sui canali social del manifestazione saraà inoltre possibile assistere a decine di eventi alpinistici, letterari e scientifici che verranno trasmessi in live streaming.
«Essere il primo festival di cinema di questo 2021 a tornare in sala – ha spiegato il presidente Mauro Leveghi – e fare da apripista in Italia per un settore cosìà duramente colpito dalla pandemia, ci rende orgogliosi e pronti per una nuova sfida: quella di ripartire e guardare al futuro».
Tra le anteprime più attese i due lungometraggi italiani in Concorso, con due protagonisti del mondo della cultura di montagna, e non solo: “Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord” di Dario Acocella, una produzione Samarcanda Film con Feltrinelli Real Cinema e Rai Cinema e il sostegno della Film Commision Valle d’Aosta, prossimamente in uscita al cinema con Nexo Digital, segue lo scrittore Premio Strega in un viaggio tra le Alpi e l’Alaska, accompagnato dall’ amico Nicola Magrin, sulle tracce dei suoi maestri letterari; “La casa rossa” di Francesco Catarinolo, prodotto da Tekla Films e Vidicom Media con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund e IDM Film Fund & Commission, documenta la vita e il lavoro, ai tempi del Covid, dell’esploratore altoatesino Robert Peroni, da 30 anni stabilitosi in una comunità sulla costa orientale della Groenlandia, paese a cui è dedicata l’intera sezione Destinazione di quest’anno.