“Siamo della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”: il celebre aforisma shakespeariano sembra animare la poetica della regista trentina Katia Bernardi, che dopo aver realizzato “Funne le ragazze che sognavano il mare”, film e libro sui sogni della terza età, è ora impegnata ad esplorare i sogni della prima età.
Con “Sogni in grande” vuole raccontare come sono cambiati e si sono trasformati gli immaginari culturali e sociali, i sogni, i desideri delle bambine di oggi.
Il documentario racconterà, in forma di favola, le storie di tre bambine delle scuole primarie italiane e dei loro “Sogni in Grande”: un percorso che ha anche una valenza didattica, perchè intende coinvolgere realtà scolastiche d’Italia, da Nord a Sud, alla scoperta del valore dei propri desideri, della loro unicità ma anche dell’importanza di una loro condivisione con i coetanei e con gli adulti.
La “raccolta dei sogni” è iniziata nei primi giorni di ottobre e continuerà ancora per alcune settimane unitamente alle video interviste che entreranno a far parte del film e che in Trentino sono previste durante il mese di novembre. Dopo le riprese trentine “Sogni in grande”, prodotto dalla società trentina GiUMa Produzioni e sostenuto dalla Trentino Film Commission in collaborazione con Film Commission Regione Campania, Film Commission Torino Piemonte e IDM Film Fund & Commission dell’Alto Adige, si trasferirà a Torino e Napoli. Non si escludono altre città italiane.
La troupe ha affiancato Francesco Moser, il ciclista italiano con più vittorie di sempre, nel corso di un anno e lungo i percorsi a lui familiari per raccontare non solo il campione, ma per comporre un ritratto dell’uomo, della famiglia e della comunità di Palù di Giovo, paesino in provincia di Trento dove è nato e dove è sempre tornato.