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direttore Paolo Di Maira

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TRENTINO / I primi risultati di Green Film Research Lab

Produrre green conviene non solo per l’ambiente ma anche a livello economico: adesso il Green Film, il sistema di rating e certificazione sviluppato da Trentino Film Commission, ha basi ancora più solide per sostenere il suo percorso di transizione verso la sostenibilità richiesta a gran voce anche dal Green Deal dell’Unione Europea.
Sono stati presentati oggi all’European Film Market della Berlinale, i primi risultati del Green Film Research Lab, il progetto di studio e ricerca triennale finanziato tra i progetti speciali del MiC nel 2021 e supportato dalla collaborazione di CineRegio, Anica e APPA per raccogliere dati sull’ impatto ambientale ed economico delle produzioni, che consenta di misurare lo stato del cambiamento sulla base del quale pensare a nuove politiche e incentivi.

La ricerca, coordinata da Trentino Film Commission assieme ad APPA, con il supporto del Ministero della Cultura, la revisione scientifica di ARPA Emilia Romagna e la collaborazione dell’Università di Bologna, è stata realizzata da Punto 3, agenzia di consulenza di Ferrara: l’enviromental analyst Luciano Vogli ne ha illustrato i punti principali, derivati dalla messa a confronto di 5 produzioni italiane green e 5 tradizionali: si conferma che l’applicazione di ciascuno dei criteri del disciplinare Green Film permette di ridurre gli impatti ambientali in termini di emissioni climalteranti, in primis per quanto riguarda i trasporti, seguiti da food&beverage e poi dalla selezione dei materiali.
Inoltre, l’applicazione di oltre il 50% dei criteri del disciplinare comporta il più delle volte anche un risparmio economico.

La presentazione, coordinata da Charlotte Applegren, segretario generale di Cineregio, da dieci anni impegnato sul fronte del green shooting, ha visto poi gli interventi di Carlota Guerrero Bernaus, manager di Catalunya Film Commission, e di Caroline Gjerluff, project manager di Vision Denmark, che hanno illustrato l’applicazione del Green Film nei loro territori (in Danimarca è stato applicato anche alle produzioni televisive di X Factor e So you think you can dance).
La bontà del disciplinare sta infatti nell’essere uno strumento condiviso (“la condivisione è parte integrante della sostenibilità” ha detto Guerrero): “sono 13 i nostri partner, da 7 paesi, – ha dichiarato Luca Ferrario, direttore di Trentino Film Commission e fondatore di Green Film. – Da ieri si è aggiunto anche il Greek Film Centre. Cresce anche il numero di film certificati con il Green Film: domani due avranno la loro anteprima alla Berlinale: uno è l’italiano Le Proprietà dei Metalli di Antonio Bigini (leggi qui) in Generation K+ e l’altro lo svedese-finlandese Family Time (Encounters).

Mercedes Fernandez, direttrice di Torino Film Lab, ha parlato infine della prima edizione del Green Film Lab, il workshop pratico di formazione alla sostenibilità, che in questo anno ‘pilota’ ha formato oltre 1000 professionisti e lavorato a sustanaibilty plans per 24 progetti. I prossimi appuntamenti saranno a Dublino in marzo e in Polonia in giugno

Tornando ai dati della ricerca, le azioni specifiche che riducono notevolmente l’impatto in termini di emissioni climalteranti sono:

  • L’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili che comporta un risparmio del 96% di emissioni di CO2 rispetto all’utilizzo di energia proveniente da combustibili fossili;
  • L’approvvigionamento di acqua dalla rete idrica, che comporta un risparmio del 93% di emissioni di CO2 rispetto all’utilizzo di bottiglie di plastica usa e getta;
  • L’eliminazione delle comunicazioni in formato cartaceo che comporta un risparmio di emissioni di CO2 del 75% ;
  • La raccolta differenziata dei rifiuti che comporta un risparmio di emissioni di CO2 dell’85%

Dal punto di vista economico, con riferimento agli stessi criteri, emerge che la loro applicazione costa:

– L’utilizzo di energia da fonti rinnovabili 2 % in più 

– L’utilizzo di acqua potabile (non in bottiglie di plastica) 45 % in meno 

– Il non utilizzo di comunicazioni in formato cartaceo 100 % in meno 

– La raccolta differenziata 54 % in meno

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