direttore Paolo Di Maira

TRENTINO F.C. / Il nuovo Green Film: la sostenibilità si espande

È stata presentata all’81° Mostra del Cinema di Venezia, negli spazi della Regione Veneto, la nuova versione del Green Film: a 7 anni dalla sua nascita e dopo 235 film certificati (di cui 6 alla Mostra del Cinema) il disciplinare di Trentino Film Commission esce rinnovato dopo un lungo lavoro di consultazioni e conseguente riscrittura intervallata da ulteriori confronti con istituzioni e operatori del settore. (Entrato in vigore lo stesso giorno, il 1° settembre è consultabile QUI)

Fra le principali novità, spiega Luca Ferrario, direttore della film commission, l’aumento dei criteri (da 17 a 24), l’introduzione delle soglie, per cui esiste una gradualità con cui applicare per i singoli criteri: sufficiente raggiungere il 75% di ogni criterio per prendere il punteggio, e non più il 100%: un aggiustamento verso la flessibilità necessaria per un ambiente mutevole come quello dei set, che vuole incoraggiare anche chi si approccia per la prima volta al disciplinare e venire incontro a tutte quelle situazioni in cui un imprevisto può inficiare il raggiungimento del 100% nonostante l’impegno. 

“Abbiamo cambiato anche i punteggi ottenibili con i vari criteri, premiando di più le azioni che producono un maggior risparmio dei costi.” Dice Luciano Vogli,esperto di sostenibilità ambientale della società Punto 3, e aggiunge: “in generale, l’adozione del disciplinare permette sempre un risparmio dei costi, al contrario di quanto si pensa”

E ancora, l’ampliamento del concetto stesso di sostenibilità, a comprendere quello che è il benessere psico-fisico sociale dei lavoratori e delle lavoratrici, che va da avere la figura del well-being facilitator (facilitatore di benessere) sul set, alle nursery a disposizione della troupe e del cast. “Questo concetto non è ancora così sviluppato in Italia e in Europa, mentre in UK esistono figure professionali come i facilitatori di benessere sul set, per cui speriamo davvero che questo sia il seme di un cambiamento positivo.- Precisa Linnea Merzagora. Diamo anche più spazio alla creatività del produttore grazie ad un’iniziativa bonus che va a premiare gli sforzi innovativi che possono poi diventare buone pratiche.”

L’intento è anche quello di modificare la percezione del Green Film verso qualcosa di più leggero e divertente, “perché la troupe spesso teme i responsabili del green”, – rivela la produttrice Serena Alfieri, convinta sostenitrice del disciplinare, che ha applicato sulle più recenti produzioni realizzate con Vivo Film, di cui due a Venezia 81.: Quasi a casa di Carolina Pavone, co-prodotto con Sacher, e, alla SIC, Anywhere, Anytime di Mila Tangshir. Sono certificate Green Film anche La grande Ambizione di Andrea Segre, che aprirà il festival di Roma, e il nuovo film di Andrea De Sica, Gli occhi degli altri, che si girerà a breve in Toscana.

“Un’altra cosa interessante è che il disciplinare ti da un punto se presenti una carta dei valori della società, che diventa una sorta di curriculum di sostenibilità”. Conclude Alfieri

Oltre ai sopracitati Quasi a Casa e Anywhere, Anytime, gli altri film certificati Green Film della Mostra del Cinema di Venezia sono: Vermiglio di Maura Delpero e Campo di Battaglia di Gianni Amelio in Concorso; Bestiari, erbari, lapidari di Massimo D’Adinolfi e Martina Parenti (Fuori Concorso); Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kaufmann (Orizzonti Extra).

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