Quali sono le sale cui principalmente vi rivolgete?
“L’avvento dei multiplex è stato una bella “˜tempesta’ che ha catalizzato l’attenzione delle industrie produttrici di alimenti, e che ha aumentato il nostro volume di affari.
Ma la nostra attività è molto legata anche ai cinema d’essai, ai cinema parrocchiali.
In altre parole, ai circuiti che puntano sul cinema di qualità .
E anche i nostri prodotti vengono calibrati a seconda diverse esigenze dei due target.”
Ad esempio?
“Se per il blockbuster, dove si concentrano più i giovanissimi, è più richiesto il pop-corn, l’hot-dog, i nachos, per le piccole e medie strutture dei cinema d’essai si addicono cose più sofisticate, come, ad esempio, nocciole pralinate al cioccolato”
Qual è la vostra quota di mercato?
“Gli esercenti serviti da Fun Food, che nel lontano 1992 guardavano con scetticismo ai pop-corn importati dall’America, adesso, al settembre 2007, sono il 65% delle strutture”
Come si è differenziata nel tempo la vostra attività ?
“Lavoriamo di anno in anno generando innovazione e curiosità intorno ai prodotti per confortare il consumatore al cinema.
Se prima i nostri investimenti erano prevalentmente legati all’espansione, adesso si concentrano più sulla ricerca e sull’ottimizzazione del punto food, investiamo in immagine, in novità ,cercando sempre soluzioni commerciali o elementi innovativi per rinnovare il concession stand.
Ad esempio, abbiamo dei menù-board animati dove, su schermi al plasma o LCD scorrono immagini allettanti per il consumatore: servono a catturare l’attenzione ma hanno anche la funzione di velocizzare i tempi alle casse e evitare code.”
Siete quindi molto “vicini” agli esercenti.
Quanto è remunerativa per loro la vendita dei vostri prodotti rispetto a quella dei biglietti?
“Ci tengo a sottolineare che il nostro obiettivo è lavorare con società che si propongano sempre il miglioramento delle strutture, dal punto di vista dell’accoglienza e del risultato del foyer.
Ovviamente, per migliorare la nostra offerta è necessario affiancare gli esercenti in tutte le fasi della vendita e monitorare con loro gli andamenti di mercato e i risultati periodici.
L’incidenza del segmento food nel business è sicuramente alta: mediamente la spesa di ogni spettatore (quindi non solo di chi effettivamente passa dallo stand) dei nostri clienti si attesta abbondantemente oltre l’euro e cinquanta, e riteniamo che sia ulteriormente migliorabile”
Qual è la percentuale degli spettatori che sono invece anche consumatori?
Diciamo che un cinema dove la concession è organizzata bene, dovrebbe arrivare intorno al 20% .
Quali sono le ultime novità in casa Fun Food?
“Due anni fa abbiamo lanciato le “Chippies”, delle chips più “˜italiane’, con una sfoglia di qualità superiore e soprattutto non confezionate (si possono acquistare come i pop-corn).
Abbiamo poi rinnovato il pick and mix delle caramelle, che esisteva già con Warner e UCI, creando degli espositori per caramelle in serie: il Dolcevisione.
Infine, le praline “˜Leonardo’, che non sono vendute in confezione ma possono essere acquistate secondo quantità ”