Si aprirà il 9 febbraio la 67esima edizione della Berlinale, con “Django”, la storia di uno dei più straordinari pionieri del jazz europeo e padre del Gypsy Swing, debutto alla regia di Etienne Comar. Django Reinhardt era un superbo chitarrista e compositore sinti perseguitato dai nazisti: la musica e il destino delle minoranze in Europa, due temi che tornano come lo rosso in questa edizione del Festival, soprattutto nella sezione Panorama.
Ed è proprio in Panorama che troviamo una delle poche tracce italiane al festival: “Call me by your name” di Luca Guadagnino. Un’altra fa capolino in Generation kplus, la sezione dedicata ai lm per i più piccoli, è “Amelie rennt”, di Tobias Wiemann. Due film girati nel nostro paese ma con lo sguardo rivolto all’estero: cast tutto straniero per Guadagnino, che adatta per il grande schermo un best seller statunitense (l’omonimo romanzo di André Aciman) e produzione tedesca (Lieblings film) per “Amelie Rennt”, che co-produce con la bolzanina helios sustainable films.
La presenza italiana, scarsa al festival, diventa più consistente se spostiamo l’attenzione sull’EFM, il mercato della Berlinale (9-17 febbraio) e decisamente importante se guardiamo a Berlinale Talents, la piattaforma per talenti emergenti su cui la Berlinale punta molto ormai da 15 anni. Fra i 250 professionisti emergenti provenienti da 71 paesi, spuntano diversi italiani: due sound designers, Piernicola Di Muro e Davide Favargiotti, il regista Michele Vannucci, lo sceneggiatore Carlo Salsa, la regista e montatrice Cristina Picchi, il regista e produttore Lorenzo Cioffi. A questi si aggiungono poi tre ‘stranieri’ che vivono nel Regno Unito ma hanno la cittadinanza italiana: Ali Mansuri, Luigi Campi, Victoria Fiore.
Altra giovane promessa italiana è Alessandro Borghi, una delle dieci Shooting Stars, lo showcase di attori selezionati per la Berlinale da European Film Promotion, quest’anno giunto al ventesimo anniversario.
Fra i 36 progetti di film del Co-Production Market della Berlinale (12- 15 febbraio), troviamo un altro giovane talento, la cui opera prima aveva esordito proprio alla Berlinale nel 2015: Laura Bispuri, che dopo “Sworn Virgin” è in cerca di co-produttori per il suo “Daughter of Mine”, prodotto ancora una volta da Vivo Film. Assieme a lei altri volti noti alla Berlinale, come Hans Petter Moland (“In Order of Disappearance”, “A Somewhat Gentle Man”, “ e Beautiful Country”), Lou Ye (“Blind Massage”), Celina Murga (“ e ird Side of the River”), Anne Zohra Berrached (“24 Weeks”).
Circa 1200 meeting one to one coinvolgeranno 550 produttori, agenti di vendita internazionali, distributori, broadcasters, film funds e finanziatori.
Anche all’interno della giornata dedicata ai libri, Books at Berlinale, ‘spuntano’ due autori italiani, Fabio Geda e Marco Magnone, autori della saga per ragazzi, “Berlin”, di cui verrà presentato il primo libro “Berlin – Fires of Tegel”, ad una platea di produttori e professionisti dell’audiovisivo, in cerca di idee per trasposizioni.
E’ la storia di un gruppo di adolescenti, che nel 1978 si ritrovano da soli divisi in cinque clan a Berlino Ovest, dopo che un misterioso virus ha cancellato gli adulti dalla città.
Da tre anni il Co-Production Market è stato esteso anche alle serie tv: quest’anno saranno sei i progetti (più uno in cooperazione con il festival parigino Series Mania) che si confronteranno nella pitching session della CoPro Series, al leggendario cinema Zoo Palast, che ospiterà anche tutto il Drama Series Days, con un intenso programma di conferenze (il 13 e il 14 febbraio) dove si discuteranno i nuovi trends e gli sviluppi del settore, dai generi più attesi alle varie opzioni di nanziamento e fondi.
“I ‘Drama Series Days’ sono cresciuti e si sono trasferiti in una nuova location, seguendo l’entusiasmo dell’industria del cinema e della televisione per questa iniziativa. Il focus è esclusivamente sui contenuti di qualità, prodotti dal sovrapporsi sempre più marcato fra queste due industrie”, spiega il direttore dell’European Film Market, Matthijs Wouter Knol, definendo l’identità dell’EFM proprio nella ricerca dei prodotti di migliore qualità, siano essi di cinema o connessi al cinema.
“Vogliamo stare al passo con le costanti, radicali trasformazioni del settore audiovisivo.” Per questo, continua, “il mercato ancora una volta espande il suo portfolio.” Con il nuovo EFM Horizons, ad esempio, “una piattaforma che prende in considerazione le nuove tecnologie e i principali cambiamenti in atto, e o re una serie di eventi incentrati sull’industria audiovisiva del futuro”.
Al suo interno troviamo Propellor Film Tech Hub, un progetto collaborativo che coinvolge l’International Film Festival Rotterdam (IFFR), il Copenhagen International Documentary Film Festival (CPH:DOX) e lo studio berlinese Cinemathon, e che sarà ulteriormente trasformato in un programma-incubatore che si svolgerà sempre a Berlino nell’estate del 2018, con lo scopo di sviluppare nuovi business e prototipi per la produzione, distribuzione, le vendite e il marketing dei film.
Intanto, alla Berlinale ci sarà Propellor Speednic, un evento di networking, con cui, spiega Matthijs Wouter Knol, “puntiamo a creare un a comunità di pionieri del cinema e innovatori di altre industrie per sviluppare idee nei prossimi anni”.
Oltre al Propellor Speednic, EFM Horizons, includerà anche EFM Startups, VR NOW Con Business Mixer, dedicato ai professionisti della realtà virtuale, Game <3 Cinema, che cerca di immaginare la sala come un luogo dove far convivere cinefili e appassionati di video giochi, e The Next Level of Cinema, dedicato alle novità più all’avanguardia nel campo delle tecnologie di proiezione, dei sistemi per il suono, delle attrezzature di ripresa.”
MEDIA SALLES ALLA BERLINALE
Come da tradizione MEDIA Salles sarà alla Berlinale dove presenterà un’anteprima sull’andamento del mercato cinematografico in Europa nel 2016, e la nuova edizione del Digitalk. L’evento si terrà sabato 11 febbraio alle 13, presso l’Oxymoron, durante l’incontro dedicato al cinema di qualità in Europa, organizzato congiuntamente da MEDIA Salles, Ag Kino e Cicae.