di Paolo Di Maira
C’è grande attesa per “New Moon”, sequel di “Twilight”, ispirato al best seller di Stephenie Meyer, storia d’ amore e amicizia tra belle fanciulle, vampiri e licantropi.
Una parte del romanzo è ambientata a Volterra, divenuta ormai meta “cult” per i giovanissimi fan dei romanzi della Meyer.
Poco importa se la città dell’alabastro verrà ricostruita nella vicina Montepulciano perché quest’ultima, secondo il regista Chris Weitz, si presta meglio alle inquadrature del film, le cui riprese iniziano in maggio. “Ci siamo innamorati sia di Volterra che di Montepulciano, così come di tutto il territorio della Regione Toscana- ha spiegato il portavoce di Summit Entertainment, produttore del film:”Ovviamente il libro di Stephenie Meyer parla di Volterra ma, come sempre nel cinema, abbiamo dovuto tenere conto di alcune esigenze logistiche che ci hanno fatto cercare anche location diverse finendo col decidere di girare a Montepulciano. Speriamo davvero di riuscire a rendere giustizia sia a Volterra che a Montepulciano.”
Ma sarà Abbas Kiarostami a ricordarci che la Toscana è prima di tutto arte e bellezza: a Lucignano, tra luoghi storici e dolci paesaggi toscani, girerà “Copia Conforme”, le cui riprese inzieranno l’8 giugno.
E’ una riflessione dell’autore sull’arte e la sua riproduzione, e per traslato sull’amore e l’eterna dualità tra uomo-donna, razionalità -sentimento.
Protagonisti Juliette Binoche e Sami Frey.
Con una commedia corale, “La prima cosa bella”, il regista Paolo Virzì è tornato nella sua Livorno, per girare tra i luoghi simbolo della città : I Bagni Pancaldi, l’Ardenza.
Protagonisti del film , storia d’amicizia e di crescita che si sviluppa dagli inizi degli anni settanta ad oggi, sono Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi.
Un altro toscano, Leonardo Pieraccioni, ha scelto Firenze per ambientare parte del suo nuovo film che inizierà a girare a giugno.
Una Firenze molto diversa è quella che ha ospitato, tra aprile e maggio, gran parte delle riprese della serie TV “Il Mostro di Firenze”, regia di Antonello Grimaldi.
La serie, prodotta dalla Wilder, sarà trasmessa dal canale Fox Crime.
In 6 puntate da 45 minuti ripercorrerà i delitti e le delicate fasi processuali di uno dei più noti e misteriosi casi di cronaca nera che hanno appassionato il nostro Paese negli ultimi trent’anni.
Le colline fiorentine, assieme a Pienza e l’Eremo di Vivo d’Orcia hanno fornito,tra febbraio e marzo, l’ambientazione cinquecentesca per la fiction Mediaset “Il Falco e la Colomba”.
E’ una storia di “cappa e spada” prodotta dalla DAP Italy , la stessa di “Elisa di Rivombrosa” , ed è tratta dal romanzo di Stendhal “La Badessa di Castro”.
La regia è di Giorgio Serafini, che tornerà presto in Toscana per girare, nell’arcipelago toscano con base all’isola d’Elba, la terza serie di “Gente di mare”, titolo di cui ha già firmato la serie precedente. Saranno 36 ore, 18 puntate in prima serata su Rai Uno, prodotte dalla Palomar di Carlo degli Esposti.
2008/UN’OTTIMA ANNATA
Sessantotto produzioni, 725 giornate di lavorazione, oltre 13 milioni di euro spesi dalle produzioni sul territorio: sono i numeri del 2008.
Anno in cui la Toscana ha ospitato set di importanti produzioni internazionali, come “Quantum of Solace”, il 22° episodio della saga di James Bond.
Girati nello scorso anno anche titoli conosciuti dal grande pubblico tv, come la fiction RaiUno dedicata a Giacomo Puccini e girata da Giorgio Capitani tra Montecatini e Lucca.
Toscana Film Commission ha fornito assistenza anche all’altra produzione su Puccini (“La fanciulla del lago”) diretta dauomo” Paolo Benvenuti con scene girate a Pisa, Lucca e Torre del Lago.
E ancora: “Giulia non esce la sera”, di Giuseppe Piccioni, interpretato da Valeria Golino e Valerio Mastandrea, girato fra Lucca, Viareggio, Livorno e San Rossore, “Matrimoni e altri disastri” con Margherita Bui e Fabio Volo, girato fra Firenze e Badia a Coltibuono.
Per “Mar Nero”, diretto dal toscano Federico Bondi, llaria Occhini ha vinto il premio di Migliore Attrice all’ultimo Festival di Locarno , e Sovicille e Colle Val d’Elsa (Siena) hanno fatto da sfondo a “L’uomo che verrà “, il racconto di Giorgio Diritti della strage di Marzabotto.