
Un laboratorio d’apprendimento a livello avanzato sul costume italiano del 500 ispirato alla corte medicea di Cosimo I ed Eleonora di Toledo: partirà il 16 settembre “La Stoffa dei sogni”, la Bottega di Alta Specializzazione di Manifatture Digitali Cinema Prato, che è stata presentata oggi a Firenze, all’interno di Pitti Immagine.
Manifatture Digitali Cinema, la struttura a supporto delle produzioni audiovisive, nata sotto l’egida di MiBAC, Apq Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, e i comuni di Prato e Pisa, già nel 2018 ha realizzato la Bottega “Costumi Rinascimento”, condotta da Alessandro Lai, nella quale sono stati creati i prototipi dei costumi della fiction tv, targata Rai e Lux Vide, “I Medici. Masters of Florence”.
E’ proprio in questa capacità di creare prototipi da poter replicare nelle tantissime imprese del territorio che consiste uno dei principali motivi di attrazione di Prato e della Toscana, per le produzioni cinematografiche, quel valore aggiunto che distingue la Film Commission toscana, come sottolinea la sua responsabile, Stefania Ippoliti. “Gli imprenditori pratesi ci seguono. Anche perché speso i più grandi costumisti vengono a Prato per trovare ispirazione e materiali, soprattutto per i costumi storici. – spiega Ippoliti. – E siamo particolarmente felici di presentare questa Bottega qui a Pitti, che rappresenta un altro punto di eccellenza del nostro paese e della nostra regione.”
Il legame fra storia del costume e industria della moda è evidenziato da Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di Pitti Immagine, “è proprio dall’Accademia del Costume e Moda di Roma che sono usciti alcuni dei migliori stilisti del momento. Penso ad esempio ad Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci. Chi fa moda oggi non può prescindere dalla conoscenza del costume.”
A condurre il laboratorio sarà ancora una volta Alessandro Lai, affiancato da altri due costumisti pluripremiati: Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli.
“Riconnettere la vocazione di un territorio con la passione per il cinema e offrire quindi a chi fa cinema un valore aggiunto ci è sembrato un bel modo per lavorare assieme, – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura della Regione Toscana, Monica Barni.- La Manifattura è uno spazio bello, ristrutturato e restituito a nuova vita, frequentato da giovani che riscoprono la tradizione del territorio, dell’artigianato e dell’industria tessile, e la reinterpretano attraverso il cinema.”
Si aprirà a breve una call attraverso la quale verranno selezionati i 32 partecipanti alla Bottega, che si terrà in italiano e in inglese, per un totale di 500 ore di apprendimento.