di Federica Donati
I Fondi regionali Europei continuano ad essere protagonisti alle Giornate Europee dell’Audiovisivo.
Ne sono stati infatti presentati otto alla quinta edizione dell’evento organizzato da Fert Rights, tra novità ed aggiornamenti.
Tra gli italiani due: l’ormai consolidato Friuli Venezia Giulia Film Fund (due forme di sostegno da 1 milione di euro l’anno complessivamente) e il neo Piemonte Doc Film Fund, istituito proprio quest’anno da Regione Piemonte e da Film Commission Torino Piemonte e che era stato annunciato nel 2006, sempre nel corso degli European Days.:
“Il primo bando- ha detto Paolo Manera del Doc Fund -risale al 30 aprile con 116 progetti candidati dei quali 24 sono stati scelti. Alla seconda scadenza “” il 30 settembre scorso “” si sono presentati 45 progetti e ne sono stati selezionati 16″.
Il fondo, che si avvale di 650mila euro all’anno (anche per il 2008), sta ora sostenendo la realizzazione di 40 documentari.
“Nelle giornate torinesi si sono presentati all’appello oltre 100 produttori di documentari sottoponendo i loro progetti; questo è un chiaro segnale della necessità percepita dal settore di una forma di finanziamento per questo genere di audiovisivo”, ha concluso Manera.
In fase ancora di studio è invece il fondo regionale piemontese destinato alla produzione cinematografica, sempre ad opera della Film Commission Torino Piemonte.
Secondo quanto dichiarato dal presidente Steve Della Casa, dovrà essere lanciato con le relative linee guida nei prossimi mesi.
Accanto ai fondi friuliani e piemontese, prolifici “” come sempre “” quelli provenienti dall’area francofona e dai paesi di lingua tedesca.
Due i fondi dalla Francia: quello della Regione Rhà´ne-Alpes e quello della Regione PACA (Provence-Alpes-Cà´te d’Azur); il primo si avvale di 2 milioni di euro annui (con la partecipazione del Centro Nazionale di Cinematografia: tre quarti volti sono volti esclusivamente alla produzione audiovisiva, mentre il resto comprende anche gli spettacoli dal vivo).
A tale cifra si aggiunge il budget d’investimento di 3 milioni di euro messo sul tavolo dalla società Rhà´ne- Alpes Cinéma, che sostiene solo la produzione di opere cinematografiche (dalle 10 alle 12 l’anno).
Anche a questo fondo partecipano la Regione e il CNC.
Il secondo fondo francese, il PACA, è stato inaugurato nel 2003 inizialmente solo per i produttori francesi ma ora si è reso disponibile anche agli europei per coproduzioni a maggioranza transalpina.
Si avvale di un budget di 2,4 milioni di euro all’anno.
Tra i film di recente sostenuti dal fondo PACA anche “Indigènes” di Rachid Bouchareb, vincitore di alcuni premi al Festival di Cannes 2006.
Sempre di area francofona ma non francese, è il belga Wallimage, fondo destinato all’industria audiovisiva della Regione Vallona.
E’ uno dei più “antichi”, risale al 2001 e si avvale oggi di 2,5 milioni di euro ogni anno per le coproduzioni.
Per quanto concerne le regioni di lingua tedesca, sono approdati alle Giornate Europee due casi di fondi regionali, il primo dall’Austria (FilmFonds Wien) e il secondo dalla Germania (FilmFernsehFonds Bayern).
Se dalla capitale austriaca arrivano 8 milioni di euro all’anno (budget che copre, però, non solo la produzione ma l’intera filiera includendo il sostegno dei film ai festival), da Monaco di Baviera proviene uno dei fondi più cospicui della Germania e d’Europa, con un budget annuo che va dai 22 ai 25 milioni di euro.
Operante dal 1996, questo fondo è uno degli investitori più imponenti di cinema e tv dell’intera federazione tedesca, dopo il fondo statale (76,3mln), quello regionale di Filmstiftung NRW (34,5mln), il rimborso delle spese BKM (32,7mln) e il fondo berlinese MBB (26mln), secondo i dati dal 2006.
Ma ciò che desta maggiormente l’attenzione, rispetto agli investimenti che il FFF Bayern compie sull’industria audiovisiva del Paese, sono le ricadute sull’economia locale.
“Nel 2006, dei 13milioni di euro investiti nella produzione cinematografica, l’effetto sul territorio è stato di 34,2 milioni pari a 262%; i 4,6 milioni investiti in produzione televisiva hanno generato 12,7 milioni, cioè 272% mentre i 2,7 milioni spesi per distribuzione e vendite internazionali hanno prodotto 14 milioni, ovvero 504%”, dice Michaela Haberlander, che del FFF Bayern è la responsabile.
Al finanziamento del fondo bavarese concorrono il Land Baviera (55%) e le tv pubbliche e private, per il restante 45%.