“The Breadwinner”, il film di animazione prodotto da Angelina Jolie – storia di resilienza al femminile nell’Afghanistan sotto il regime talebano tratto dal romanzo “Sotto il burqa” aprirà domani al cinema Massimo di Torino (alle 21) la 19a edizione di Sottodiciotto Film Festival & Campus.
Il festival, diretto da Steve Della Casa e dedicato ai più giovani con l’organizzazione di Aiace Torino e Città di Torino, fino al 23 marzo (chiuderà “Jeanette, L’Enfance de Jeanne D’Arc” il musical techno-pop, rock e metal di Bruno Dumont) proporrà anteprime, titoli inediti, film d’animazione per piccoli e grandi, programmi speciali, focus di approfondimento, eventi live sul cinema “giovane”, di oggi come di ieri, e sulle sue connessioni e contaminazioni con altri linguaggi, diventate nel tempo sempre più profonde e vitali.
Ricco il programma di animazione. Da segnalare “Conversazioni animate – Bozzetto & Bronzit”: un’occasione per assistere a un incontro dal vivo tra due maestri dell’animazione; prevista la proiezione di “Revolting Rhymes”, tratto dalle storie in rima di Roald Dahl, e del nuovo film di Benjamin Renner “Le Grand Méchant Renard et autres contes” . Con “Splendidi cinquantenni” il Festival festeggia il mezzo secolo dall’uscita di “Vip, mio fratello superuomo”di Bruno Bozzetto , e di “Yellow Submarine”, in versione restaurata.
Tra inediti e anteprime, il difficile nuovo avvento del Messia in “Oh Mio Dio!” di Giorgio Amato, il tema dell’immigrazione affrontato in chiave fiabesca in “Jupiter’s Moon“ di Kornél Mundruczó, un giovane triangolo amoroso in “Les Deux Amis” di Louis Garrel, una riflessione sulle conseguenze del terrorismo per le nuove generazioni in “Dopo la guerra” di Annarita Zambrano.
Una particolare attenzione, in questa 19a edizione del Festival, è dedicata all’Hip Hop, movimento artistico e culturale che tanto ha influenzato e influenza i giovani dagli anni Settanta a oggi.
In cartellone una rassegna di film per ripercorrere la storia dell’hip hop sul grande schermo,“Martha Cooper: On the Street”, la mostra dedicata alla storica fotografa del movimento hip hop, e un omaggio ai Manetti Bros, i due fratelli registi che nel loro lavoro hanno sempre riservato un posto d’onore alla musica in generale e nei loro primi film, “Torino Boys” e “Zora la vampira”, all’hip hop in particolare.