direttore Paolo Di Maira

TORINO/ Padri e figli al TFF

34tff-a4-giornalisti_orizz158 lungometraggi, 17 mediometraggi e 38 cortometraggi, di cui 46 lungometraggi opere prime e seconde, 43 anteprime mondiali, 25 anteprime internazionali, 8 anteprime europee e

73 anteprime italiane: molti film ma anche ospiti e premi andranno a comporre il 34° Torino Film Festival, in programma dal 18 al 26 novembre con la direzione di Emanuela Martini e un budget invariato di 2 milioni e 300 mila euro.

L’identità del Festival è nella sezione competitiva, riservata alle opere prime, seconde e terze, La giuria, presieduta dal direttore della fotografia Ed Lachman giudicherà i 15 film in concorso, realizzati nel 2016 e inediti in Italia. Sono: Avant les rues di Chloé Leriche (Canada), Christine di Antonio Campos (Usa), Los decentes di Lukas Valenta Rinner (Austria/Corea del Sud/Argentina), Les derniers parisiens di Hamè Bourokba e Ekoué Labitey (Francia), Jesus di Fernando Guzzoni (Cile/Francia), Juan Zeng Zhe/The Donor di Qiwu Zang (Cina), Lady Macbeth di William Oldroyd (UK), Las lindas di Melisa Liebenthal (Argentina), Maquinaria panamericana di Joaquín del Paso (Messico/Polonia), La mécanique de l’ombre di Thomas Kruithof (Belgio), Porto di Gabe Klinger (USA/Francia/Portogallo/Polonia), Turn Left Turn Right di Doug Seok (Cambogia/USA/Corea del Sud), Vetar/Wind di Tamara Drakulic (Serbia) e Wir sind die flut/We are the Tide di Sebastian Hilger (Germania). Un solo film italiano: I figli della notte di Andrea De Sica .

off_ifiglidellanotteSuona bene, in un Festival nato come “Cinema Giovani”, la scelta dei 5 pezzi facili (Jules et Jim, Blow-up, If…, Alice’s Restaurant, Fragole e sangue) da parte del guest director Gabriele Salvatores: cinque film”grazie ai quali non sono diventato avvocato”. Un’affinità con il festival, internazionale e molto piemontese, che Salvatores confermerà incontrando il pubblico ad Alba, nelle Langhe, per parlare de “Il cinema e la poetica del territorio” domenica 20 novembre; e il giorno successivo, lunedì 21 novembre,  presso l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, il guest director converserà con Alberto Barbera sul rapporto tra cinema e musica.

Molto ricco il programma di Festa mobile, contenitore dei film più attesi della produzione mondiale, di film provenienti da altri Festival, di opere di filmaker indipendenti e film scelti tra la recente produzione italiana. Ci sono dentro il film d’apertura Between Us, commedia drammatica americana diretta da Rafael Palacio Illingworth , e quello di chiusura: Free Fire , film d’azione diretto da Ben Wheatley; molto attesi Sully di Clint Eastwood e Slam di Andrea Molaioli. La Festa diventa Vintage con gli omaggi ( a David Bowie, Michael Cimino, Gillo Pontecorvo), Riproposte After Hours , la sezione eccentrica del festival che raccoglie   film che spaziano dall’horror al THE FREE STATE OF JONESmockumentary, e Onde , dialogo tra linguaggi e storie in 18 film di vario metraggio. Consueta attenzione al documentario, con le sezioni Internazionale.doc (11 titoli rappresentanti 11 paesi) e Italiana.doc (8 titoli), e ai cortometraggi italiani (Italiana Corti)

Infine gli ospiti, da Costa-Gavras, che riceverà dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera , al direttore della fotografia Christopher Doyle che ritirerà Gran Premio Torino; da Nanni Moretti, invitato a parlare del restaurato Palombella rossa, a Paolo Sorrentino vincitore del Premio Langhe Roero e Monferrato ( 100 bottiglie dello speciale vino).

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