direttore Paolo Di Maira

TFL/Parte Adapt Lab

E’ (quasi) tutto pronto per Adapt Lab, il nuovo laboratorio dedicato all’adattamento cinematografico di opere letterarie, che dal 2012 entra a far parte dei workshop del Torino Film Lab, il laboratorio che supporta i talenti emergenti al loro primo o secondo lungometraggio, attraverso attività di training, development e funding.
Adapt Lab è il frutto della collaborazione fra il TFL e International Book Forum, il rights centre del Salone del Libro di Torino, ed è stato ideato da Savina Neirotti, direttrice del TFL (che ce l’aveva annunciato a fine anno, cfr. Cinema&Video International n. 11/12-2011) e Francesco Signor, di IBF, che ci parla del lavoro in corso.

“Stiamo selezionando 8 romanzi, prevalentemente italiani. La selezione è partita nello scorso maggio, all’interno dell’International Book Forum, con il lavoro di scoutng di due story editors, Isabelle Fauvel e Stefano Trinchero, che hanno individuato un centinaio di libri.
Tra questi c’erano i dieci titoli che poi hanno partecipato a Industry Books, altro soggetto con cui si è instaurata una proficua collaborazione. Successivamente abbiamo aperto anche alle opere precedenti al 2011, interpellando gli editori che tradizionalmente partecipano all’IBF”.
Requisiti fondamentali: che il testo del romanzo fosse disponibile anche in inglese (perché questa è la lingua con cui lavoreranno gli sceneggiatori), e che i diritti dei romanzi fossero liberi e rimanessero tali.
Spiega Signor: “Abbiamo instaurato un rapporto molto collaborativo con editori ed agenti letterari. E qualora nel corso dello sviluppo della sceneggiatura qualche produttore fosse interessato ad acquisire un’opzione sui diritti del libro, l’editore si relazionerà con lui attraverso TFL e gli sarà riservata una prelazione sulla valutazione della sceneggiatura per un potenziale progetto cinematografico.
Per gli editori questa è un’opportunità importante, non solo per cercare di vendere i diritti cinematografici del romanzo, ma anche per promuoverlo, per farlo conoscere al mondo del cinema.
Anche per i produttori l’occasione è interessante, poiché si troveranno di fronte otto sceneggiature sviluppate professionalmente.”

Gli sceneggiatori selezionati saranno otto, come i romanzi, e solo uno di loro sarà italiano.
Perché, continua Signor, “uno degli obiettivi di questo ‘incubatore di scrittura ’ è quello di riunire autori con diverse sensibilità e diversi approcci alla narrazione e metterli in grado di sviluppare una scrittura per un film che abbia un respiro europeo.”
I romanzi scelti si divideranno in due gruppi: quattro di genere vario e quattro thriller o noir, che sarà il tema di quest’anno, e che poi varierà via via.
Il laboratorio si strutturerà in 3 workshops residenziali: il primo si svolgerà a Torino in maggio e si concluderà il giorno in cui inizierà l’IBF. Il secondo appuntamento sarà in Francia, in estate, e l’ultimo, quello conclusivo, in cui le sceneggiature saranno presentate ad una platea di produttori, di nuovo a Torino, durante il Festival, all’interno del Film Lab.

 

Adapt Lab è finanziato al 75% da Media Training, al 25% da Regione Piemonte, Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura –la fondazione che organizza il Salone del Libro di Torino-, la francese Iniziative Films, e Museo del Cinema, FIP e la Film Commission Torino Piemonte.

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