E’ ricca di novità quest’edizione del TorinoFilmLab Meeting Event, che si terrà a Torino, durante il festival, dal 26 al 29 novembre, approdo di un percorso di formazione e sviluppo lungo un anno. TorinoFilmLab supporta i talenti emergenti al loro primo o secondo lungometraggio, attraverso attività di training, development e funding. Nato nel 2008 con il sostegno della Regione Piemonte, della città di Torino e del MiBAC, il laboratorio può vantare risultati importanti.
Un paio di titoli: “Le Quattro Volte” di Michelangelo Frammartino, vincitore dell’Europa Cinemas Label alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2010 e “Agua Fria de Mar” di Paz Fabrega, vincitore del Festival del Cinema di Rotterdam, sempre nel 2010″.
Savina Neirotti, direttrice del Torino Film Lab, anticipa a Cinema & Video International i contenuti delle giornate di meeting.
“A Torino presenteremo i risultati di Writer’s Room, di cui siamo molto soddisfatti.
Writer’s Room è un nuovo laboratorio, che ha l’obiettivo di sviluppare un progetto transmediale, nello specifico il progetto di Michel Reyak direttore di Arte France Cinema, che coinvolge cinema, internet, live events e gaming.
Dopo averlo selezionato, abbiamo fatto un annuncio in cerca di persone che provenissero da campi diversi e che fossero interessate a svilupparlo. E’ andata molto bene.”
Writer’s Room va così ad aggiungersi a Script&Pitch, a Framework, la sezione dedicata a progetti ad avanzato stadio di sviluppo, e a Interchange, un corso, realizzato in partnership con il Dubai Film Festival, per coppie di produttori e sceneggiatori con progetti che abbiano come tema, o come provenienza, il mondo arabo.
In tutto verranno presentati 30 progetti ad una platea di 120 produttori e buyers internazionali.
E, altra novità , oltre ai consueti Production Awards, che una giuria internazionale assegnerà ai progetti di Frameworks (da 50 a 20 mila euro per progetto, per un totale di 500 mila euro), verrà consegnato quest’anno per la prima volta l’International Relations Award di 6 mila euro.
“Un premio nuovo, messo a disposizione da Arte, di cui potranno beneficiare i partecipanti di Script&Pitch, che fino ad oggi ricevevano solo un premio non in denaro, grazie al quale i vincitori ottenevano di passare alla fase di Framework.
Sempre Script&Pitch ha ospitato quest’anno un’altra “˜prima volta’, quella dell’Audience Designer Training.
A Torino quattro Audience Designers affiancheranno gli autori nei pitching.
“Siamo convinti che, pur occupandoci di cinema indipendente e di qualità , non si debba mai prescindere dall’audience, è necessario dunque trovare il pubblico giusto per ciascun film, una questione di qualità più che di quantità .
Siccome in Script&Pitch ci sono progetti allo stadio embrionale, abbiamo voluto fare l’esperimento di selezionare questi audience designers e di metterli a lavorare ognuno con un gruppo di sceneggiatori a partire dal secondo workshop.
Si tratta di persone che hanno una forte passione per il cinema e grande esperienza sui social network, che si interrogano fin dall’inizio assieme al filmaker su quale possa essere il pubblico per una determinata opera.
Siamo convinti che anche in quei materiali che si usano nella fase dello sviluppo e che magari poi non faranno parte della sceneggiatura finale ci sia materia interessante che potrà aiutare a catturare un pubblico per quel progetto”.
Ai quattro workshop menzionati, dal prossimo anno se ne aggiungerà un quinto: Adapt Lab, laboratorio dedicato all’adattamento di opere letterarie italiane ad opera di sceneggiatori di tutto il mondo.
Cinema & Video International aveva anticipato la notizia nello scorso luglio, in un’intervista a Stefano Trinchero, story editor di International Book Forum.
Savina Neirotti lo conferma:
“Inizieremo a marzo, con 8 titoli italiani da dedicare all’adattamento. Oltre ai finanziamenti europei, abbiamo realizzato una partnership con Initiative Films, società francese che si occupa di adattamento, e con la Fiera del Libro di Torino. TFL crede molto nell’apporto che la letteratura può dare al cinema.”
Dal laboratorio al Festival
Sono quattro i film sostenuti da Torino Film Lab presentati in una sezione dedicata del Torino Film Festival.
Sono: “Hi So” di Aditya Assarat, che ha avuto la sua world premiere nel 2010 al Festival di Pusan, “Swans” di Hugo Vieira da Silva , presentato alla Berlinale di quest’anno in “Forum”, “The Slut” di Hagar Ben Asher , in concorso nella Settimana della Critica di Cannes 2011, e il work in progress “I’m going to change my Name” di Maria Saakyan.
Dalla sua prima edizione nel 2008, TFL ha sostenuto 15 progetti, di cui 8 hanno già avviato (e alcuni concluso) la fase di produzione.
Sono: “Le Quattro Volte”, “Agua Fria de Mar”, “Hi So”, “Swans”, “The Slut”, “Postacards from the Zoo” di EDWIN, “Wolf” di Bogdan Mustata e “Khorramshahr” di Massoud Bakhshi.