direttore Paolo Di Maira

TFL Meeting Event: una scatola di cioccolatini sempre più variegata

Il TFL Meeting Event è come una scatola di cioccolatini, ce n’è per tutti i gusti: questa frase della pitching tranier Linda Green, citata da Eszter Angyalosy,  head of of studies di SeriesLab durante la serata conclusiva del co-production market del TorinoFilmLab del 23 novembre, è particolarmente vera per questa 17° edizione, che ha visto la consegna di ben 20 premi, per un totale di €376,000.

Mercedes Fernandez Alonso (a destra) direttrice del TLF. A sinistra, Angelica Cantisani, Coordinatrice dei Programmi

I quattro premi principali, i TFL Production Awards, ognuno di 40 mila euro, sosterranno la produzione dei progetti di FeatureLab provenienti da Ucraina, Brasile, India e Filippine: Antonivka è l’opera seconda di Kateryna Gomostai (prodotto da Vika Khomenko) che si interroga su come le persone riusciranno a convivere con i fantasmi dei morti una volta che la guerra in Ucraina sarà finita e torneranno al ‘privilegio’ di morire in pace ; Cold Ashes can cause Forest Fires è invece l’opera prima della regista indiana Ashmita Guha Noogi (produce Avantika Singh Desbouvries) un drama familiare ambientatato in un hotel di montagna alle pendici dell’Himalaya.

Esordi alla regia sono anche quelli del filippino Jarell Serencio, il cui The Boy and the fight of the Spiders, prodotto da Jed Medrano, racconta di un ragazzino ossessionato dai ragni e costretto ad affrontare la tragedia del crollo di una mina nella remota cittadina dove vive, e il brasiliano Yellow Chrysanthemum, diretto da André Hayato Saito e prodotto da Mayra Faour Auad, si concentra sulle difficoltà di una giovane ragazza brasiliana di origine giapponese, divisa fra due culture.

L’offerta per i professionisti invitati al Co-Production Market del TFL si è arricchita di ben 14 pitch di progetti. 

I 4 del nuovissimo ComedyLab, il percorso dedicato a quattro progetti di commedia:

Il migliore è The last Queen di Stefano La Rosa e Luca Renucci: l’utima regina è Lorena, operaia di mezza età di un paesino della laguna di Venezia, donna di famiglia oberata dagli impegni e improvvisamente reincarnazione di Maria Antonietta.

Lo produce Nefertiti Film di Nadia Trevisan, che si è portato a casa il ComedyLab Award del valore di 5 mila euro.

I 9 di SeriesLab, che fino all’anno scorso venivano presentate e premiate in altri eventi industry. E che quest’anno sono state molto premiati: il riconoscimento principale, il  è stato diviso in due premi di 10 mila euro, andati a The Heir supernatural drama che ha per protagonista una giovane dottoressa di origine nigeriana basata a Londra, che eredita dal padre defunto il potere di controllare la mente. Londinese di origine nigeriana anche la sceneggiatrice e regista Abiola Ogunbiyi. E al progetto svedese The Making of a Terrorist di Lief Edlund prodotto da Emilia Hansson, su un uomo comune spinto dalle circostanze a diventare fuorilegge.

Non solo, anche il premio IEFTA, che on 3000 euro sostiene talenti di cinematografici emergenti  è andato a un progetto seriale, l’antologia di dark humor croata Dear Insects and other creepy Stories scritta e diretta da Karla Lulić che la produce assieme a   Jelena Mađarić: 7 storie da incubo in sette appartamenti di un decadente palazzo di stile sovietico

Infine, la serata conclusiva del Meeting Event ha ospitato anche la premiazione del miglior progetto di SeriesLab 2023, che è andato a una serie tedesca, diretta dall’autrice e regista di origine italiana, Elisa Mishto: The Promoter.

Altra novità di quest’anno, all’interno di SeriesLab, è lo StoryEditing Training per la serialità che è un laboratorio parallelo dove vengono formati tre professionisti che vogliano lavorare nell’editing delle serie tv e che sono inoltre assegnati ad uno dei Teams di SeriesLab.

Gli story editors sono una parte fondamentale del lavoro di sviluppo di tutti i laboratori del TFL, e in FeatureLab, dove i progetti sono in una fase più avanzata e più vicini alla produzione, questi riguardano anche gli altri ambiti della lavorazione di un film, come spiegano Andrea Gori ed Angelica Gallo, produttore e regista de La Notte Brucia, progetto di FeatureLab che è stato premiato con il Sub-Ti Access Award

“Il lab accompagna produttore e regista nello stesso viaggio, un percorso fondamentale per comprendere a fondo le dinamiche della storia, le motivazioni dei personaggi, mettendole in discussione. La  cosa bella  è che la prospettiva cambia in continuazione perché abbiamo tutor di diverse professionalità del mondo del cinema: magari il suggerimento  di un sound designer ti porta a riscrivere completamente una scena, modificando a cascata un po’ tutta la sceneggiatura.”

La Notte Brucia si ispira all ‘episodio noto come “la strage di Corinaldo” in cui 6 persone persero la vita in una discoteca dove era in programma il concerto di Sfera e Basta, come conseguenza del panico scatenato da alcuni individui che spruzzarono nell’aria dello spray al peperoncino. Angelica Gallo inizialmente ne ha realizzato un cortometraggio, omonimo, che nel 2021 ha avuto la premiere al Festival di Torino, dove ha vinto il premio Rai Cinema Channel: 15 minuti che descrivevano l’evento scatenante della tragedia. “Con la produttrice, Guendalina Forador, abbiamo capito che era necessario approfondire il viaggio e comprendere meglio il mondo che circondava i protagonisti. – Spiega la regista. – L’incontro con Andrea Gori al MIA Market  nel 2022, ci ha permesso di costruire la produzione italiana, che vede Lumen Film assieme a Askesis Film.” 

Da allora, il progetto ha ottenuto il fondo di sviluppo del Ministero, ed è ‘passato’ dalla  Locarno Residency, nella sua prima edizione del 2022, da Berlinale Air, nel 2023, fino ad arrivare a FeatureLab nel 2024. Un importante  sostegno alla fase di scrittura, in cui Gori crede fermamente, tanto da aver previsto anche uno script editor per il film, lo sceneggiatore Paolo Massara: “dedicare due anni di sviluppo ad un progetto è un lusso fondamentale, soprattutto per le opere prime e seconde, per aiutare regista e produttore a capire davvero che tipo di film si ha fra le mani e dove eventualmente si sta sbagliando.”
Un percorso che scava nel profondo del regista e delle motivazioni che lo legano al film in maniera terapeutica, non a caso una dei tutor di FeatureLab, la produttrice spagnola Marta Andreu, all’interno del laboratorio viene definita scherzosamente la ‘sciamana’.

La Notte Brucia sarà girato “con un approccio realistico e documentaristico, con la macchina da presa che andrà rallentando assieme alla presa di coscienza del protagonista.” Spiega Gallo.

“La quota italiana del budget sarà sotto il milione e mezzo di euro, e siamo in trattativa avanzata con Rai Cinema”  aggiugne Gori. Regista e produttore sono soddisfatti del premio e dei quasi venti incontri one to one realizzati al Meeting Event, fra i quali auspicabilmente ci sarà il co-produttore internazionale, probabilmente francese : “questo ci permetterebbe di candidarci per il bando Lazio Cinema International, anche perché siamo orientati a girare nella periferia romana. Intanto a breve sottoporremo la domanda di produzione al Ministero.” Le riprese sono previste per la seconda metà del 2005. Abel Ferrara e Aniello Arena, interpreti del cortometraggio, sono confermati nel cast, mentre per i giovani protagonisti “apriremo una call intorno a marzo-aprile.”

Fra i premi assegnati al TFL Meeting Event, anche i due Co-production Fund Awards: uno dei progetti sostenuti è Past Future Continuous di Firouzeh Khosrovani e Morteza Ahmadvand, co-produzione fra FiFi Film, la società della regista iraniana (che vive fra Teheran e Roma), la norvegese Antipod e l’italiana ZaLab. Ha come protagonista Maryam, una donna iraniana emigrata negli USA dal 1979, che, cosciente che non potrà probabilmente mai tornare nel suo paese, sta in contatto con i genitori anziani grazie a delle camere di sorveglianza piazzate nel loro appartamento di Teheran. Queste diventano schermi attraverso i quali i due registi ci porteranno avanti e indietro nel tempo, dagli anni della rivoluzione culturale all’Iran contemporaneo. 

Una co-produzione supportata da Rai Cinema e ZDF Arte, e resa possibile grazie alla presenza di tanti fondi istituzionali, come IDFA Bertha Fund, Vision Du Sud Est, Fritt ORD, Art Council of Norway, Viken Filmcentrer. E il Co-Production Fund del TorinoFilmLab. “Altri percorsi non sarebbero stati possibili per un film tutto girato in Iran con regia e troupe iraniana in lingua farsi: declinare una co-produzione canonica non era praticabile” spiega Giulia Campagna, produttrice del film per ZaLab. 

Campagna racconta che ha ‘scoperto’ questo fondo del TorinoFilmLab l’anno passato, quando ha partecipato al Meeting Event all’interno del programma Boost IT Lab, con il progetto Pryvit Europa, di Michele Aiello, che le ha recentemente valso il Doc It Women Award (leggi qui).

Un percorso, quello di Boost IT Lab, che ha tenuto fede al significato del suo nome, quello di incoraggiare e rilanciare i progetti: “ci ha dato la spinta necessaria dopo che la richiesta di sviluppo al MIC non ci era stata concessa, un rifiuto che spesso può far desistere progetti complessi come il nostro, da girare in tre paesi. Noi però non ci siamo persi d’animo, e il Boost IT Lab è stato il primo momento di confronto  internazionale, che ci ha fatto testare i punti di forza e le curiosità intorno ad alcuni elementi artistici del progetto. Dal punto di vista produttivo, inoltre, a Torino abbiamo intercettato Moonmen, produttori ucraini con cui stiamo collaborando per il lavoro di archivio e di consulenza. Infine, a When East Meets West abbiamo incontrato il nostro co-produttore slovacco, Guča con cui abbiamo fatto la richiesta di MEDIA single project da cui in estate abbiamo ricevuto risposta positiva, per cui da settembre siamo entrati ufficialmente in sviluppo.”

Clicca QUI per vedere tutti i vincitori del TorinoFilmLab Meeting Event

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