The Business Street cresce e si trasferisce al Maxxi.
Archiviata con un incremento di partecipanti del 4% la sua sesta edizione (27 -31 ottobre), il Mercato Internazionale del Film di Roma dal 2012 si terrà al Museo Maxxi, che metterà a disposizione i suoi spazi per proiezioni, convegni e incontri tra gli operatori.
E’ un segno del “passaggio del mercato del cinema e del festival all’età della consapevolezza” , ha enfatizzato il direttore Roberto Cicutto. Così, come in un romanzo di formazione, la crescita di The Business Street comporta una nuova ambientazione e una maggiore razionalizzazione delle sue funzioni.
Al Maxxi confluiranno New Cinema Network e Industry Books, quest’anno allestiti alla Casa del Cinema; pur non abbandonando la location di Via Veneto, i cui alberghi continueranno ad ospitare gli operatori, gli incontri informali tra venditori e buyer finora organizzati sulla terrazza dell’Hotel Bernini Bristol, si sposteranno al Maxxi, così come i convegni professionali e, novità forse più interessante, le sale di proiezione.
La nuova location avrà l’effetto di rafforzare il legame con il festival, essendo l’Auditorium distante 5 minuti a piedi dal Museo, e la realizzazione delle sale nello stesso luogo degli incontri consentirà agli operatori una ottimizzazione dei tempi.
Ma non solo.
Lo ha spiegato bene Cicutto: ” Il mercato si compone di sale di proiezioni, che oggi facciamo nelle sale del centro di Roma, sale che possono avere 250, 300, 400 posti e sono frequentate spesso da 4, 7, 12 compratori; il che non significa che le proiezioni non vanno bene, ma semplicemente che ci sono 4, 7 o 12 distributori internazionali interessati a vedere quel film. Vedere in una sala da 400 posti un film in 7 non è piacevole, può anche influire sul giudizio del film; farlo nelle salette che saranno costruite qui al Maxxi, dai 15 ai 25 posti, attrezzate per il digitale, tutte concentrate, sarà sicuramente un modo per fruire molto meglio il prodotto”.
Un assaggio delle performance che può offrire il Maxxi si è avuto con la proiezione di “Talents at Work”, una panoramica composta da trailer di film italiani sul set o in postproduzione, organizzata da Cinecittà Luce, ANICA e UNEFA, apprezzata da venditori e compratori internazionali.
Un’altra importante novità è il ritorno, per la settima edizione, alle date tradizionali: dal 18 al 21 ottobre, equidistanti da Mipcom di Cannes e AFM di Santa Monica, evitando l’eccessiva e, secondo gli organizzatori, nociva vicinanza con il Mercato americano che si svolge nei primi giorni di novembre.
Con questo “rilancio” TBS intende capitalizzare i buoni risultati della trascorsa edizione: 820 accreditati, 280 buyer , 93 seller provenienti da 61 società , 233 produttori tra TBS e NCN che hanno potuto accedere alle 140 proiezioni per 116 film; 32 le anteprime di mercato; 117 i titoli nella videolibrary, 23 le manifestazioni tra workshop e eventi, i principali organizzati in collaborazione con ANICA e Cinecittà Luce.
A parte riportiamo alcune considerazioni degli operatori partecipanti alla trascorsa edizione di The Business Street, che sono un parziale contributo alla verifica della bontà delle strategie annunciate.
E’ fuor di dubbio che il trasferimento al Maxxi sia un ottima soluzione per quanto concerne gli screenings, più delicata è la questione del “tutto sotto lo stesso tetto” che ridimensiona in modo consistente il ruolo degli alberghi di Via Veneto, con tutto quel che ne consegue nella percezione della città da parte degli ospiti stranieri.
Sicuramente gli organizzatori hanno ben presente che la formula vincente di TBS è stata quella di non costringere i venditori in strutture rigide, stand come abitualmente si vedono nei mercati, invitandoli ad un modo di relazionarsi molto più soft, rilassato, che non toglie ma aggiunge forza alla dimensione commerciale dell’evento.
Nella gestione di questo passaggio, dall’informalità di Via Veneto alla “ufficialità ” del Maxxi, si giocheranno il futuro e la fortuna di The Business Street.