direttore Paolo Di Maira

TAX SHELTER/Un incentivo per chi gira

di Cristiano Sforzini*


La Legge Finanziaria 2008 ha introdotto una serie di incentivi fiscali per chi investe nelle produzioni cinematografiche italiane.
Tale intervento, che può essere definito tax shelter, va ad agevolare, attraverso lo strumento del credito di imposta, tutti i soggetti che investono nel settore delle produzioni cinematografiche, le imprese di distribuzione cinematografica, nonché coloro che operano nel settore della produzione esecutiva e della post-produzione.


In particolare, la Finanziaria 2008 prevede per gli imprenditori non appartenenti al settore cinematografico ed audiovisivo, che investono in produzioni cinematografiche, la possibilità  di poter usufruire, per i prossimi 3 anni, di un credito d’imposta del 40% per un investimento massimo di 1 milione di euro, per ciascuna delle annualità  2008, 2009 e 2010.
Le imprese di produzione cinematografica potranno beneficiare di un credito d’imposta del 15% del costo di produzione di opere cinematografiche riconosciute di nazionalità  italiana, nei limiti di un tetto di spesa massima di 3,5 milioni di euro per ciascuno dei periodi di imposta sopra citati.
In entrambi i casi sopra esposti viene posta quale condizione per usufruire delle citate agevolazioni fiscali, che l’80% delle risorse vengano concesse e/o utilizzate in Italia.
La norma prevede, altresì, un ulteriore credito fiscale nella misura del 15% delle spese (con un tetto massimo di 1,5 milioni di euro annui) sostenute dalle società  di distribuzione per la diffusione a livello nazionale di lungometraggi di nazionalità  italiana riconosciuti di interesse culturale; sempre in ottica di distribuzione viene riconosciuto un credito di imposta del 10%, per le opere in lingua originale italiana, fino ad un costo annuale massimo di 2 milioni di euro; infine, in caso di partecipazione delle imprese di distribuzione alla realizzazione di film italiani di interesse culturale viene riconosciuto un credito di imposta nella misura del 20% dell’apporto in denaro, con un limite massimo di 1 milione di euro per ciascun periodo di imposta.


Agevolazioni sono previste anche per le imprese di esercizio cinematografico con riferimento a crediti del 30% per investimenti in macchinari digitali e del 20% nel caso in cui partecipino alla produzione di film.


 Estremamente interessante risulta poi il credito di imposta, riconosciuto alle imprese nazionali di produzione esecutiva e post-produzione, che viene fissato nella misura del 25% per il costo di produzione e post produzione, fino ad un limite massimo di 5 milioni di euro, per ciascuno dei tre periodi di imposta successivi al 2007.
 La suddetta agevolazione riguarda tutti quei film o parti di essi, girati in Italia utilizzando manodopera italiana su commessa di produzioni estere.


*Cristiano Sforzini è il consulente fiscale dell’Ape

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