direttore Paolo Di Maira

TAX CREDIT PRODUZIONE / Presentazione ‘bollente’ al Lido

Il nuovo tax credit produzione è stato presentato oggi, 31 agosto, all’Italian Pavilion della Mostra del Cinema di Venezia: il DG Nicola Borrelli ha esposto le novità più rilevanti della misura i cui dettagli è possibile consultare QUI.

Nella presentazione è stato sottolineato che il nuovo tax credit permetterà “un’ottimizzazione delle risorse e dei criteri per la concessione del tax credit a sostegno dei talenti e delle produzioni cinematografiche e audiovisive italiane, maggior supporto alle piccole e medie imprese del settore e tutela della creatività dei nostri artisti in materia di utilizzo dell’I.A.”

In particolare, il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni ha dichiarato: “Il tax credit è stato pensato in un’ottica di crescita del comparto e le modifiche apportate vanno nella direzione di limare le storture emerse negli anni e valorizzare le nostre eccellenze per un’industria sana, da oggi ancora più forte”. 

La presentazione ha sollevato numerose domande ed interventi polemici.

Fra i punti più caldi sottolineati dalla platea, l’osservazione, da parte della direttrice di Toscana Film Commission, Stefania Ippoliti, dell’assenza dei fondi regionali fra i punti qualificanti per i contributi selettivi. La ratio, dice il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, “è che sono fondi pubblici”. Ma i fondi europei, che sono fondi pubblici, sono presenti, osserva Ippoliti.

“I film di finzione che avevano ricevuto il tax credit erano stati 216 nel 2023, visto quello che si prospetta, noi dovremmo avere prossimamente 100 film di produzione annua, dunque penso che ci potrebbe essere una via di mezzo. La richiesta delle film commission di valutare gli investimenti regionali alla stregua di un selettivo potrebbe avere un senso se ci fossero ad esempio, investimenti superiori di 300 mila euro da parte loro. – Ha aggiunto Gianluca Curti, produttore e presidente di CNA Cinema e Audiovisivo nazionale.- Dovete sapere che si rischia la desertificazione dell’80% delle aziende”

La mancanza di norme transitorie che colmino il gap esistente per quei film che hanno beneficiato dei contributi selettivi nel 2023 e che non risultano qualificati per il tax credit è stata sottolineata da Giorgia Priolo, di EDI (Effetti Digitali Italiani) e ribadita dal produttore di Kiné Società Cooperativa, Claudio Giapponesi.

“Le risposte dei contributi selettivi del 2023 sono arrivate a dicembre: chi ha avuto un contributo selettivo a dicembre e girava a marzo, magari anche all’interno di una co-produzione internazionale, non poteva fare domanda e si è trovato a non poter più contare sul tax credit, perché non può averlo né con il vecchio né con il nuovo. Questo è il fatto di cui dover prendere atto e a cui trovare soluzione” ha evidenziato Giapponesi.

“Rinunci al contributo vecchio e chieda un nuovo contributo selettivo” è stata la risposta del dg cinema, Nicola Borrelli, che ha ripetuto più volte nel corso dell’incontro che la logica dell’intervento  è quella di evitare sprechi ( “al 26 giugno 2024, su 1354 opere che avevano richiesto tax credit, 353 lungometraggi di finzione non erano ancora usciti”) e di razionalizzare e salvaguardare il sistema per “non incorrere nell’ intervento della clausola di salvaguardia finanziaria che fermerebbe il tax credit per tre anni”.

“Capisco la necessità di correggere storture del passato ma non capisco come sia possibile rinnegare ciò che è stato riconosciuto dalla DG Cinema” ha osservato Priolo.

La produttrice Antonella Di Nocera (Parallelo 41 Produzioni ) pone una domanda tecnica relativa alle tempistiche: “poiché gli esiti dei contributi selettivi si avranno nelle prossime settimane, o mesi…. Chi è che potrà presentare la domanda di tax credit se ancora non sa se potrà contare su quel pre-requisito?”

Altra obiezione è quella dell’avvocato Christian Collovà, secondo cui la nuova disposizione scoraggerebbe le co-produzioni internazionali minoritarie, in quanto il produttore italiano avrebbe molta più convenienza a proporre un service al co-produttore straniero.

In chiusura, la sottosegretaria Borgonzoni ha espresso una posizione più possibilista sull’eventualità di fare degli aggiustamenti. Il tempo però rema contro, dato che le domande, è stato detto, potranno essere presentate a partire dal 17 settembre.

La presentazione è stata preceduta dall’incontro “Il Futuro del Cinema di Qualità nel nuovo quadro normativo”, organizzato da ANAC e CNA Cinema e Audiovisivo, dove è stato espresso il punto di vista di autori e produttori.
I produttori Emanuele Nespeca e Chiara Galloni, e gli autori Ciro de Caro (regista di Taxi Mon Amour, in Concorso alle Giornate degli Autori) e Emanuela Piovano, hanno espresso le loro preoccupazioni, che si sono sommate alle forti critiche dei produttori indipendenti (si veda QUI a questo proposito, il webinar tenuto dal produttore Emanuele Caruso di Obiettivo Cinema lo scorso 6 agosto).

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