Sono stati svelati i 62 progetti che costituiranno la spina dorsale della decima edizione del Venice Gap-Financing Market, che si svolgerà dall’1 al 3 settembre nell’ambito del Venice Production Bridge, lo spazio industry dell’80° Mostra del Cinema di Venezia.
Diversi gli stadi di sviluppo e di finanziamento, e altrettanto diversificate le storie, i generi, i budget e l’estetica dei filmmakers che provengono da ogni parte del mondo, con un’attenzione particolare alla Germania e al Quebec, paesi in focus di questa edizione. 26 sono i progetti di lungometraggi di finzione: 16 provengono dall’Europa e 10 dal resto del mondo.
Per l’Italia c’è il nuovo film di Roberto Minervini The Damned co-produzione fra Italia, Belgio e USA (Okta Film, Pulpa Film, Michigan Films); From the Dark di Giovanni Piras, prodotto da La Sarraz Pictures (e sostenuto da Fondazione Sardegna Film Commission e Film Commission Torino Piemonte), Poem about Stars del regista ucraino Dmytro Kashuba, prodotto da Sarke Studio Ukraine; Caravan della ceca Zuzana Kirchnerová, (Repubblica Ceca, Slovacchia, Italia) prodotto da MasterFilm, e Vermiglio or the Mountain Bride di by Maura Delpero, co-produzione fra l’italiana Cinedora (sostenuto da IDM Film Commission Südtirol), la francese Charades e la belga Versus. Quest’ultimo progetto è stato recentemente sostenuto anche da Eurimages (leggi qui).
Fra gli 8 documentari (5 europei), c’è Fiore Mio di Paolo Cognetti, prodotto da Samarcanda in co-produzione con il Belgio e Invisibile di Adele Tulli, co-prodotto da FilmAffair, Pepito Produzioni, Les Films d’Ici.
Sia documentari che film di finzione del Venice Gap-Financing Market hanno tutti il 70% del budget assicurato, e devono chiuderlo con quote minoritarie. Completano la selezione 14 progetti immersivi, 11 progetti di Biennale College Cinema – Virtual Reality, e 3 di Biennale College.
Il 30% del finanziamento assicurato è invece quanto richiesto ai progetti immersivi.
L’Italia è presente solo con un titolo As I lay Dead Simone Salomoni, prodotto da Vitruvio Virtual Reality in co-produzione con il Canada; con due invece, alla selezione dei progetti di VR sviluppati durante la 7° edizione di Biennale College, uno di produzione maggioritaria (Dante’s Vision di Massimo Ottoni, Francesco Forti, prodotto da IBRIDO Studio), e uno di produzione minoritaria (Below Deck di Martin Prinoth, Martina Mahlknecht, co-prodotto con la tedesca TÒ SU Film).
Fra i progetti sviluppati nel corso dell’11° edizione di Biennale College c’è inoltre la co-produzione italo-svizzera To See These Days di Federico Lodoli, Carlo Gabriele Tribbioli, (Ring Film, Jasa Productions).
Il Venice Gap-Financing Market organizzerà gli incontri one to one fra regista e produttore di ogni progetto e professionisti dell’industria (produttori, finanziatori pubblici e privati, distributori, venditori internazionali, banche, commissioners delle tv, streamers e piattaofrme VoD, istitutzioni, società di post-produzione).