Supersex, l’attesissima serie Netflix su Rocco Siffredi interpretata da Alessandro Borghi sarà presentato in Berlinale Special, che ha annunciato oggi altri 12 titoli che vanno a comporre il suo line up, aggiungendosi a quelli già rivelati, e fra cui spiccava un’altra serie italiana, Dostoevsky, dei Fratelli D’Innocenzo (leggi qui).
Creata da Francesca Manieri, e diretta da Matteo Rovere, Francesco Carrozzini, Francesca Mazzoleni, e è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e da Matteo Rovere per Groenlandia, società del gruppo Banijay, la serie vede fra gli interpreti anche Jasmine Trinca e Adriano Giannini: uscirà su Netflix il 6 marzo.
L’Italia è presente anche con il documentario Turn in the Wound, co-produzione fra Italia, Germania e UK, in cui di Abel Ferrara viaggia a a Kiev, per capire cosa è rimasto dopo due anni di guerra.
Due titoli che riflettono bene la doppia anima della selezione: da una parte grande intrattenimento e film di genere (fra cui Love Lies Bleeding in cui Rose Glass dirige Kristen Stewart in un’elettrica storia d’amore dove femminilità e muscoli vanno a braccetto; Hako Otoko (The Box Man) di Gakuryu Ishii, storia surreale tratta dall’iconico romanzo di Kobo Abe, o Beom-Joe-do-si (The Roundup: Punishment) di Heo Myeong-haeng, quarto capitolo della serie coreana che vede Don Lee anni panni del forzuto detective Ma Seok-do). Dall’altra documentari politicamente rilevanti, fra cui il nuovo lavoro dell’Orso d’Oro 2023, Nicolas Philibert,
Averroès & Rosa Parks, Made in England: The Films of Powell and Pressburger, il tributo ai due registi britannici narrato da Martin Scorsese; Das leere Grab (The Empty Grave) di Agnes Lisa Wegner e Cece Mlay; sui discendenti delle persone uccise in Tanzania dai colonialisti tedeschi nel 19° secolo; exergue – on documenta 14 di Dimitris Athiridis, il secondo film più lungo mai realizzato, cronica del viaggio epico di
Adam Szymczyk nella composizione di documenta 14, che si è svolta sia ad Atene che a Kassel nel 2017.
Si aggiungono alla selezione (che sarà completata il 22 gennaio) anche il nuovo film di Amos Gitai, Shikun con protagonista Irène Jacob; Filmstunde 23 di Edgar Reitz, che sarà omaggiato quest’anno con la Berlinale Kamera, e Elf Mal Morgen (Eleven Tomorrows), parte di Berlinale Meets Fußball, un progetto speciale che contribuisce agli eventi culturali di UEFA EURO 2024.