44 produzioni sostenute, 10 progetti di sviluppo e 42 tra festival e rassegne finanziati, 24 percorsi di formazione per 360 partecipanti all’attivo: con questi numeri Emilia Romagna Film Commission chiude il 2019.
Bologna, mentre attende l’arrivo della troupe del premio Oscar Luca Guadagnino che girerà in città parte della serie “We are who we are” prodotta da Small Forward Productions in collaborazione con HBO, sarà invasa da molteplici set di documentari: “I quattro moschettieri” di Nicolò Bassetti, prodotto da Nuovi Paesaggi Urbani, “A noi rimane il mondo” il lavoro di Armin Ferrari sui Wu Ming, prodotto da Altrove Films, “We are everywhere”, la storia di Franco Grillini, il fondatore di Arci Gay, ritratto da Filippo Vendemmiati per Genoma Films, “Decadenza”, dove Olive Bohler e Céline Gailleurd ripercorrono la storia e la tradizione del cinema muto italiano dal 1896 al 1930 (Articolture), “OTO– Lontano e vicino” di Elisa Motta e Matteo Ferrarini (Small Boss).
Nuomerosi anche i set in regione per la realizzazione di lungometraggi.
Sarà girato tra Fossoli, Carpi e Cinecittà “Bocche inutili”, film di Claudio Uberti su una storia vera consumatasi nel campo di concentramento di Fossoli nel 1944.
Tre vite che si intrecciano dentro e fuori dal carcere sono al centro di “Tutti i nostri ieri”, produzione Atomo Film diretta da Andrea Papini, con probabili set tra il Delta del Po, Bologna e Ferrara.
Il capoluogo diverrà location anche per “Vecchie Canaglie” di Chiara Sani, progetto di Orange media che punta i riflettori sui diritti e la dignità degli anziani.
Da segnalare “Metamorphosis” di Sattva Films, nuova opera d’animazione made in Emilia- Romagna diretta da Michele Fasano.
Approda in regione, tra Bologna e Rimini, Sydney Sibilia, per realizzare “L’isola delle Rose”, ispirato alla storia della piattaforma artificiale fondata nel 1968 dall’ingegnere bolognese Giorgio Rosa al largo delle coste forlivesi, e dichiarata per un anno micronazione.
Produce Groenlandia, la casa di Sybilia e Matteo Rovere, in collaborazione con Rai.
Il Delta del Po ospita a novembre anche Indigo Film e il regista Claudio Cupellini, sul set tra Mesola e Goro per alcune scene del film ”La Terra dei figli”, tratto dal celebre fumetto di Gipi, con un cast di alto livello ed intensità.