“Il corpo del Duce” lungometraggio del 2011 di Fabrizio Laurenti, incentrato sul rapporto degli italiani con la fisicità di Mussolini e l’immaginario che ne è scaturito; basato sull’omonimo libro di Sergio Luzzatto, e “Qualcosa di noi” di Wilma Labate, in cui la regista mette in scena l’incontro tra gli allievi della scuola di scrittura Bottega Finzioni e Jana, prostituta quarantaseienne, facendo emergere dubbi, confessioni e tabù, arrivano sulla piattaforma streaming di cinema indipendente e d’autore STREEEN!, dove saranno visibili rispettivamente dal 14 e dal 21 maggio, grazie alla collaborazione con Istituto Luce, con cui porta avanti la sua linea di cinema di impegno civile e sociale, dedicato ai temi della memoria e della resistenza (anche coi i titoli proposti con l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e nella sezione del festival siriano Rojava), e della cinematografia di autrici donne o di genere.
A questo proposito, lunedì 17 maggio STREEEN celebrerà la Giornata Mondiale Omolesbobitransfobia con “Bullied To Death” di Giovanni Coda, proposto in visione gratuita per 24 ore in collaborazione con V-Art Festival di Cagliari; il film prende spunto dalla vera storia del giovane Jamey, quattordicenne americano suicidatosi nel settembre del 2011 dopo i ripetuti atti di bullismo cui veniva sottoposto a scuola e sul web, in seguito al suo coming out.
Nel suo percorso, iniziato poco più di un anno fa, STREEEN! ha ricercato e accolto rassegne, autori e realtà cinematografiche che si distinguono per l’impegno nel promuovere una cultura cinematografica alternativa.
Questo impegno ha portato la piattaforma a vincere il bando Eurimages Gender Equality Strategy con il progetto The Purple Meridians, che si concretizzerà in una serie di workshop e panel incentrati sul cinema delle donne, in collaborazione con altre 2 realtà da Spagna e Turchia, con ospiti 15 registe dai tre paesi per discutere gli ostacoli che affrontano nel settore, condividere strumenti e consigli per la pre-produzione, produzione e distribuzione, e creare una rete per future collaborazioni rivolta a tutta l’Europa.