I confini che le donne e gli uomini attraversano per realizzare a pieno loro stesse, nell’identità personale, di genere, e professionale, per superare i dolori e gli orrori del passato facendoli diventare storie collettive e condivise. E’ questo il tema ‘vincitore’ di Visioni Incontra, la sezione Industry del Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, curata da Cinzia Masòtina, head of Industry, che si è svolta il 12 e il 13 settembre al Teatro Litta.
In un certo qual modo in linea con il con claim del festival Non c’è più tempo, ovvero: è tempo di attraversarli questi confini, che vengono anche richiamati in alcuni dei titoli dei progetti vincitori.
Il premio principale, del valore di 2.500 euro, assegnato da Visioni Incontra al Miglior Progetto Documentario 2024 è The Other Border, diretto da Simone Mestroni, e prodotto da Rizoma Film (Luigi Antonio Conte), storia, che mette a confronto Shoaib, una giovane donna trans nella regione contesa del Kashmir, attivista LGBTQ e influencer in lotta per l’emancipazione e Basanti, un’anziana trans, cantante e combinatrice di matrimoni, che vive in povertà e segue le tradizioni islamiche contrarie all’intervento di riassegnazione di genere di Shoaib.
In The Other Side of Silence, Gerd Fleischer, 80 anni, nata da un soldato tedesco e una madre Sami-Norvegese, attraversa paesi del dopoguerra come Germania, Bosnia, Uganda, Vietnam e Iraq per raccogliere storie di bambini nati da stupri di guerra e portarli come testimonianze umane in Ucraina per contribuire a un futuro migliore per i suoi bambini.
Il film, coproduzione fra Norvegia, Germania e Bosnia, diretto da Dheeraj Akolkar, si è aggiudicato sia il Premio Bio to B, che permetterà al progetto di partecipare al Bio to B, appuntamento annuale che il Biografilm Festival di Bologna dedica al networking business to business tra professionisti dell’audiovisivo, sia la Menzione Speciale.
Doppio premio anche per Transiti regia di Valerio Ciriaci, prodotto da Antonella Di Nocera per Parallelo 41 Produzioni, Awens Film e Cinecittà.Vince il Premio La Compagnia, che inserirà nella programmazione del Cinema La Compagnia di Firenze il premio CoPro – The Israeli Coproduction Market, che permetterà al progetto di partecipare all’omonimo mercato di co-produzione, punto di riferimento nell’industria cinematografica israeliana
La storia di Elvira Notari Autrice di centinaia di film muti acclamati da Napoli a New York, è stata esclusa dalla storia del cinema per mezzo secolo, avrà come ‘cuore pulsante’ i 163 minuti che restano della sua lunga filmografia, corredato dalle testimonianze degli esperti che ne hanno riscoperto l’opera e dal racconto di nuove generazioni che la incontrano per la prima volta.
Si tratta di una co-produzione Italia USA, che ha fra i partner Cineteca Nazionale, Cineteca di Bologna, beneficia di un aiuto allo sviluppo dalla Casa Italiana della NY University e della collaborazione del George Eastman Museum, The Film Foundation di Scorsese e del Women Film Pioneers Project. “Stiamo chiudendo un memo deal con un co-produttore francese,- dice Di Nocera. – Il budget previsto è di 400 mila euro: ne abbiamo assicurati il 40% e contiamo di completarlo entro l’anno con gli esiti del Fondo Regionale Campania ed il MIC, aspettiamo con ansia gli esiti dei contributi selettivi e del tax credit. Prossima tappa del progetto, in Spagna, per la presentazione al Forum di coproduzione a San Sebastián tra qualche giorno. Il 10 febbraio prossimo cadrà il 150° anniversario della sua nascita: abbiamo fatto domanda al Ministro per un comitato nazionale dei festeggiamenti, al centro dei quali ci piacerebbe organizzare l’anteprima del film.”
Transiti parteciperà inoltre al XX San Sebastian Lau Haizetara Co-production Forum, che si svolgerà il 25 settembre all’interno della sezione industry del 72° festival di San Sebastian.
Restando in tema di Archivio, il Premio Archivio Documentario Luce, che consiste nella fornitura di materiale di Archivio di Cinecittà, per un massimo di 10 minuti, è andato a Le Ali di Venezia, regia Mattia Bello, prodotto da Kublai Film (Marco Caberlotto).
E anche in questo caso c’è un anniversario che attende l’anteprima: quello del primo volo dell’aeronautica civile italiana, la Trans adriatica, fondata dall’Ingegnere Renato Morandi, che gli autori (assieme a Mattia Bello, Giovanni Esposito) definiscono come “il padre non riconosciuto del turismo italiano”. Il documentario si propone di ricostruire il velivolo che collegò Venezia (la prima capitale a a subire un bombardamento dal cielo durante la prima guerra mondiale) a Vienna, diventando un “simbolo della fine dei contrasti di guerra e dell’apertura alla Dolce Vita Veneziana.” Protagonista del film sarà anche il Lido di Venezia, da cui decollò il volo, e che da allora si trasformò, con i suoi hotel, le spiagge, e soprattutto la nascita della Mostra del Cinema.
In tutt’altro contesto e epoca si ambienta invece un’altra vicenda che parte dall’Italia per “aprire il suo sguardo sul mondo”: in Non puoi fidarti di gente così, vincitore del Premio Sottotitoli Lo Scrittoio, Francesco Cantarinolo (che dirige il progetto e lo produce con la sua Pandora) ci porta in Sud Africa nel 1973, in pieno apartheid, quando il paese era campione del mondo di rugby, pur se boicottato dalla maggior parte dei paesi. Qui, grazie ad un escamotage (la condizione di disputare una partita con i giocatori neri dei Leopards) arrivò la nazionale italiana: un gruppo di giovani che, con il loro entusiasmo e la loro curiosità, riuscirono ad abbattere alcuni tabù, dando un esempio importante e un contributo alla lotta al razzismo. Il film è in fase di sviluppo, supportato daFilm Commission Torino Piemonte. “Grazie al suo appeal internazionale, abbiamo intercettato l’interesse di alcuni canali televisivi e ci sono due società francesi disposte a co-produrre, ma stiamo rivalutando il piano finanziario a causa dell’attuale scenario del tax credit” dice il regista.
