Fondi regionali, Sostenibilità, Promozione, Coproduzione, Internalizzazione, Tax credit, Sale cinematografiche, Pubblico ma soprattutto Creatività.
Queste sono alcune delle parole chiave che sono scaturite dall’incontro di Cannes, La migliore offerta, che ci ha visto protagonisti insieme al Mibact per parlare di Cinema.
E’ da qui che dobbiamo partire per gettare le basi di quelli che saranno gli obiettivi delle Film Commission nei prossimi dieci anni, perchè così tanto abbiamo fatto ma ancora di più ci viene chiesto, proprio per il ruolo che stiamo assumendo nella considerazione delle Istituzioni, sia come valorizzazione e promozione del territorio, sia come impulso culturale ed economico grazie alla presenza dei fondi regionali che, abbinati ai servizi che le Film Commission offrono, stanno diventando un supporto irrinunciabile per la produzione audiovisiva.
Tali contributi sono importanti per promuovere la propria regione e moltiplicare le occasioni di lavoro per le professionalità locali, ma non dovrebbero mai snaturare il progetto, cosa che invece talvolta capita.
E’ auspicabile trovare un equilibrio tra esigenze produttive, in termini di reperimento di risorse, e necessità autoriali, con il superamento di una concorrenza fra territori basata sul “chi offre di più”, perché alla lunga sono il Cinema, gli autori e anche gli spettatori a pagarne le conseguenze.
Un altro obiettivo è sviluppare una green economy anche nel campo delle produzioni cinematografiche, che solo di recente hanno cominciato a cogliere il potenziale che l’adozione di processi e pratiche sostenibili può generare, consentendo di trovare nuovi partner e finanziatori nel settore privato.
Gli stessi fondi regionali dovrebbero essere ripensati, introducendo meccanismi premiali per le produzioni che lavorano in modo sostenibile per l’ambiente.
Pensiamo che si debba riaffermare e rivalutare il ruolo primario delle film commission che è quello di offrire servizi di assistenza alle produzioni: location guide, assistenza per i permessi, location scouting, contatti istituzionali, benefits su accomodation e ristorazione.
Per noi tale aspetto è essenziale perché la Toscana, per la varietà del suo paesaggio, attraente da molti punti di vista, storici, paesaggistici e culturali, ospita set su tutto il territorio, dal mare alle città d’arte, dalle campagna fino alle isole.
Il ruolo di TFC diventa così essenziale per le produzioni che hanno bisogno di informazioni e assistenza per girare in situazioni molto disomogenee, spesso con regolamenti e richieste di adempimenti diversi.
Il nostro obiettivo è di ottenere dagli Enti locali una maggiore semplificazione dei regolamenti, per arrivare ad un modello unico condiviso da tutti i comuni toscani, mantenendo un’autonomia decisionale su costi e benefits.
Un altro aspetto è quello della crescita qualitativa del comparto toscano dell’audiovisivo, professionalità tecniche e maestranze, ma non solo. Riteniamo che per contribuire a sviluppare economia e creare una filiera produttiva si debba investire anche sulla formazione di produttori.
Ultima considerazione è relativa alla promozione del Cinema italiano nel mondo: il risultato si ottiene soltanto se ci presentiamo come sistema unitario ai tanti appuntamenti internazionali.
Nei prossimi 10 anni l’associazione IFC dovrà svolgere un ruolo ancora più incisivo e rendere strutturali le collaborazioni, già positivamente avviate, con tutti gli attori del settore audiovisivo.