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direttore Paolo Di Maira

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SPECIALE ALTO ADIGE

di Paolo Di Maira


L’anno prossimo il pubblico televisivo italiano vedrà  un Terence Hill non più in abiti talari, ma pur sempre a “Un passo dal cielo”(questo il titolo della serie tv che andrà  in onda nel 2011 su Rai Uno), nei panni di una guardia forestale tra le montagne dell’Alta Val Pusteria.
E’ prevedibile che la serie tv darà  notevole visibilità  all’Alto Adige.
E’ certo che questa regione tornerà  con sempre maggiore frequenza a fare da set alle storie di cinema e televisione.
In settembre Bolzano ha ospitato le riprese del lungometraggio tedesco in costume “Sommer der Gaukler”, e nello stesso periodo è partita la lavorazione del film-documentario sul leggendario alpinista Reinhold Messner: una location obbligata per un territorio che, oltre tutto, vanta una importante tradizione nel genere, cresciuta attorno alla Scuola di documentario, televisione e nuovi media Zelig di Bolzano.


Questi titoli sono i primi frutti del lavoro avviato nello scorso anno all’interno della BLS (Business Location Sà¼dtirol Alto Adige), la società  interamente controllata dalla Provincia Autonoma di Bolzano che si occupa dell’insediamento di imprese sul territorio e di marketing territoriale.
Nello scorso autunno l’attività  si è strutturata in una divisione dedicata alla Film Location che, con uno staff di tre persone sotto la direzione di Christiana Wertz, ha assunto le funzioni , anche se non il nome, di una vera e propria Film Commission, garantendo tutti i servizi offerti da organismi omologhi.
“La nostra è una vocazione strettamente economica: creare nuove opportunità  di sviluppo per il territorio.
Pensiamo prima di tutto alle infrastrutture per l’audiovisivo, ma anche all’artigianato locale e al settore turistico “” alberghiero”.
Il volano per attrarre le produzioni è l’incentivo economico, attuato attraverso un Fondo di sostegno.


“So che i paesaggi dell’Alto Adige sono molto belli, ma so anche che ne esistono altri altrettanto belli, e i produttori, non è un mistero, vanno soprattutto dove ci sono i soldi”, commenta Christiana Wertz, che anticipa:
“Il Fondo dovrebbe dotarsi di 3 milioni di euro e sarà  operativo nel 2011”.
Finanzia documentari, film e serie tv , lungometraggi per il cinema, e può essere cumulato con altri contributi.
Si basa su criteri di selezione che privilegiano “l’offerta formativa e il rafforzamento del polo culturale e mediatico dell’Alto Adige”.
I film non dovranno necessariamente essere ambientati in Alto Adige, ma il requisito principale per accedere al Fondo è la spesa sul territorio, dal 100 al 150 per cento del contributo: maggiore è la visibilità  data al territorio, minore sarà  l’obbligo di spesa.
“E’ prioritario “” insiste Christiana Wertz “” il coinvolgimento delle infrastrutture e delle professionalità  del luogo”.
Il sostegno, a fondo perduto, potrà  arrivare a un massimo di 1 500 000 euro per progetto, e di norma non potrà  superare il 50% del costo del film.
Tale limite può essere superato nel caso di prodotti di dimensioni ridotte, come i documentari, o di opere realizzate da autori emergenti. Di norma è necessario che i progetti abbiano già  un contratto di distribuzione cinematografica o con un canale televisivo:
“siamo soprattutto interessati a progetti per i quali sia possibile prevedere una distribuzione nazionale, internazionale, e/o in occasione dei festival”, conferma Christiana Wertz.
“Siamo aperti alle produzioni da tutto il mondo, ma siamo focalizzati su tre paesi: Italia , Germania e Austria, e vorremmo essere un punto d’incontro per le loro industrie”.
Piena disponibilità  “” da parte della BLS – a collaborare con analoghe strutture operanti nei territori vicini.
Una collaborazione con Milano Christiana Wertz la considera “molto interessante, perché noi abbiamo dei luoghi molto speciali, mentre loro possiedono le infrastrutture per la post-produzione”

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