direttore Paolo Di Maira

SORRENTO/Giornate di Festa, sognando i giovani

L’anteprima mondiale di “The Greatest Showman”, l’atteso musical che la 20th Century Fox distribuirà nelle sale italiane a Natale, ha concluso a Sorrento, lo scorso 30 novembre, la 40° edizione delle Giornate Professionali di Cinema, organizzate dall’ANEC in collaborazione con ANEM e ANICA, e con il supporto del Comune di Sorrento e della Regione Campania.

Oltre 1200 professionisti, tra esercenti, distributori, operatori delle industrie tecniche e giornalisti, hanno gremito per 4 giorni gli spazi dell’Hilton Sorrento Palace per assistere alla presentazione dei listini da parte di 17 case di distribuzione, alle 10 anteprime e ai 4 incontri di approfondimento sulle questioni più calde per l’esercizio.

Tutte le principali distribuzioni hanno tenuto le loro convention secondo formule collaudate, con speech, trailer dei titoli in uscita il prossimo semestre, e con la presenza, in alcuni casi,  di attori e registi.

Senza talents, ma molto interessante, è stato il debutto del Centro Sperimentale di Cinematografia come società di distribuzione: il suo presidente, Felice Laudadio, ha  lanciato a Sorrento quattro titoli restaurati dal CSC disponibili per la distribuzione in sala. Sono: “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci (1972), “Miseria e nobiltà” di Mario Mattioli (1954), “Dillinger è morto” di Marco Ferreri (1969) e “Non c’è pace tra gli ulivi” di Giuseppe De Santis (1950). Il restauro  di un film costa in media 100.000 euro. Perché presentare le opere restaurate solo ai Festival e poi rimetterle nel cassetto? Il listino CSC si rivolge a sale specializzate (c’è già un gentleman agreement con FICE e Circuito Cinema), e l’operazione partirà in primavera sotto la guida di Filippo Roviglioni, consulente del Centro per la realizzazione dell’originale impresa distributiva.

Enfatizzata, nel suo quarantesimo anniversario, la dimensione di festa delle Giornate.

Il Biglietto d’oro, maggior riconoscimento assegnato dall’ANEC ai film che, nelle sale monitorate da Cinetel, hanno venduto più biglietti in sala, è stato  conquistato (classifica del periodo dicembre 2016 – novembre 2017)  da “La Bella e la Bestia”, “Cattivissimo Me 3” e “Oceania” posizionati rispettivamente al primo, secondo e terzo posto. “L’ora legale” di Ficarra e Picone (primo), “Mister Felicità” di Alessandro Siani (secondo) e “Ricchi ma poveri” di Fausto Brizzi (terzo) si sono aggiudicati il Biglietto d’Oro come film italiani più visti.

Premi, dinner party e fuochi d’artificio della serata finale non hanno tuttavia cancellato la pessima performance del cinema in sala dell’anno che si avvia alla chiusura. La flessione dell’affluenza del pubblico è stata pesante, oltre un 13% in meno rispetto all’anno scorso. Quasi dimezzata la quota di mercato del cinema italiano, piombata a poco meno del 17%, mentre nel 2016 era quasi al 29%.

Rimangono distanti  i giovani, la fascia di pubblico che nell’andamento del box office fa la differenza.

Una spia del fatto che la visione dei film in sala non sia in cima ai desideri del pubblico giovanile, anche quello più acculturato, si trova nei dati recentissimi comunicati dal MiBACT sull’esito di 18app, il bonus cultura di 500 euro ai diciottenni. Se rispetto all’anno scorso il numero dei giovani che hanno usufruito del bonus è raddoppiato, il cinema occupa sempre una piccolissima quota nella spesa: 7%, contro il 10% di concerti e musica e l’80% dei libri ( altro particolare interessante: mentre la maggior parte della spesa è fatta on line, quella per il cinema è quasi tutta “alla cassa”)

Possiamo aspettarci, nel 2018 –  anno che dovrebbe segnare  un rilancio del cinema in sala grazie alle nuove risorse previste dalla Legge –  una maggiore attenzione al target giovanile?

 

 

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