direttore Paolo Di Maira

Sironi al Co-Production Market, Tardella in Generation

Ci sarà anche Truly Madly Deeply di Carlo Sironi (Kino Produzioni) fra i 34 progetti del Berlinale Co-Production Market di quest’anno, che si svolgerà online, dal 12 al 16 febbraio. 

Una prevalenza di biografie, e una vasta gamma di approcci narrativi, dal collage alle forme ibride, alla satira: così riassume la selezione Martina Bleis, direttrice del mercato, che assicura poi che “non mancheranno comunque storie di finzione, dalla commedia all’horror, e speriamo di dare una spinta decisiva a questi progetti, come è accaduto negli ultimi anni per successi come Quo Vadis, Aida? di Jasmila Žbanić, Compartment No.6 di Juho Kuosmanen, o Bad Luck Banging or Loony Porn di Radu Jude”

Il vincitore dell’Orso d’Oro dell’anno passato tornerà al Coproduction Market con Heia, Heia, Safari! Prodotto dalla tedesca jip Film & Verleih, assieme alla rumena Micro Film.

Fra i partecipanti più noti, anche la regista macedone Teona Strugar Mitevska, vincitrice del Premio Lux con Dio esiste e si chiama Petrunya, in cerca di coproduttori per il suo Mother prodotto dalla belga Entre chien et Loup.

Per quanto riguarda la Berlinale, il primo titolo italiano annunciato è in Generation, la sezione dedicata alle storie dei più giovani, che si focalizza quest’anno su come percepiscono il mondo, come se ne appropriano o si oppongono ad esso, con la forza capace di smuovere le montagne che li caratterizza. Si tratta di Le variabili dipendenti di Lorenzo Tardella, storia ha origine da un primo bacio fra due ragazzi, Pietro e Tommaso, interpretati da Simone Evangelista, Mattia Rega.

Nessun italiano nella selezione di Berlinale Series: sette progetti, molti dei quali arrivano dalla Scandinavia, con un “trend verso narrative e ambientazioni più classiche, che corrispondono ad una decisione degli autori di giocare con le aspettative degli spettatori e dirigerli verso esperienze più immersive. Assistiamo ad un ritorno a formati ben noti: scene del crimine, tribunali, ospedali e scenari di spionaggio internazionale.” Ha dichiarato Julia Fidel, alla guida di Berlinale Series.

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