direttore Paolo Di Maira

SINERGIE/I Lettori crescono al Cinema

Ho letto il romanzo cinque o sei anni fa tutto di un fiato e ho pensato subito che sarebbe stato il materiale ideale per una grande saga sulla scia dei melodrammi degli anni “˜30 e ’40, che raccontasse ascesa e caduta di un personaggio fiammeggiante.
Mi sono innamorato di Angel, mi ha divertito e affascinato, e mi ha colpito molto profondamente.
Così, ho chiesto ai miei produttori di comprare i diritti del libro.”
Così Francois Ozon motiva la sua decisione di trarre un film da “Angel”, il romanzo di Elisabeth Taylor , pubblicato nel 1957.


Presentato con successo in concorso al Festival di Berlino, il film è uscito nelle sale italiane il 5 ottobre.
Lo distribuice Teodora Film, che subito dopo averlo acquistato, si è messa “sulle tracce” del libro:
“Il libro era stato pubblicato da una piccola casa editrice, la Giano Editore, che adesso è stata acquisita da Neri Pozza, – spiega Palmira Di Marco, responsabile dell’ufficio Marketing e Comunicazione, – Ho quindi contattato Neri Pozza, che era intenzionato a ripubblicare il romanzo.
Insieme abbiamo concordato un’uscita “quasi” in contemporanea con il film e una promozione.
Chi ha acquistato il libro il giorno dell’uscita (il 27 settembre), a Roma e a Milano, in quattro librerie Feltrinelli, ha avuto in omaggio il biglietto per vedere il film al cinema” .


“Angel” è uscito in libreria con una tiratura di 20 mila copie.
Giuseppe Russo, direttore editoriale di Neri Pozza, crede nella vocazione cinematografica del romanzo:
“Elisabeth Taylor è in Inghilterra una scrittrice di culto, “Angel” è uno dei libri più letti dalle ragazze dall’upper class inglese, come anche dalle scrittici inglesi contemporanee.
Non sorprende che Ozon l’abbia scelto per farne un film, oltretutto la trama si presta all’adattamento, la protagonista, un’enigmatica arrivista che diventa per caso una scrittrice di successo è un personaggio molto cinematografico.”
Per Giuseppe Russo esiste un effetto traino del cinema, e cita qualche caso:
“‘La ragazza con l’orecchino di perla” di Tracy Chevalier, un best-seller che prima dell’uscita del film aveva venduto 700 mila copie.
Dopo siamo arrivati a quota un milione, e sicuramente ha aiutato il fatto che il film fosse interpretato da Scarlett Johansson, che iniziava proprio allora ad essere conosciuta, e da Collin Firth.
Un incremento minore invece, è stato quello di “La 25esima ora”, il libro di David Banioff .
Forse qui ha giocato il fatto che Spike Lee è un regista più di nicchia (dopo l’uscita del film abbiamo venduto circa 7000 copie, e partivamo da un totale di 35 mila).
E’ interessante comunque notare che lascena più bella del film, quella in cui Edward Norton fa un monologo su New York di fronte allo specchio, è anche quella dove Spike Lee è stato più fedele al testo” .


In Italia Neri Pozza è tra le prime case editrici che competono a livello internazionale nell’ambito della narrativa letteraria:
“Una ventina di anni fa gli editori letterari nel mondo erano pochissimi, si investivano grosse cifre solo sui diritti della cosiddetta commercial fiction (Wilburn Smith, John Grisham), adesso invece il mercato si è aperto, e il cinema ha sicuramente svolto un ruolo importante nell’incremento dei prezzi nella compravendita dei diritti, – continua Russo, – un esempio di questo è il best seller “Shantaram” di Gregory Roberts, al quale si ispirerà  il film interpretato da Johnny Deep e diretto da Mira Nair: si tratta di una mega produzione da 2 milioni di dollari.
Per ora abbiamo venduto 200 mila copie del libro, vedremo cosa accade dopo.”
E forse, suggerisce Russo, il cinema può agire sulle vendite dei romanzi anche con tempi molto lunghi, e effetti inaspettati: “Abbiamo ripubblicato all’inizio di settembre “Un Albero cresce a Brooklyn” di Betty Smith, un libro uscito in Italia nel 1947 , ristampato nel 1971 e poi sparito in fretta dalla circolazione.
Si tratta di un classico della letteratura americana del 900, che ispirò Elia Kazan per l’omonimo film del 1945 e da cui fu tratto anche un musical e una serie televisiva.
Il sell out della prima settimana è stato altissimo, circa il 19% della tiratura.
Può darsi che il film rappresenti in questo caso un richiamo quasi inconsapevole per i lettori.”


Cinema&Video International              n. 10-11 Ottobre/Novembre 2007

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