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direttore Paolo Di Maira

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SINDACATO & FILM COMMISSION: un protocollo di buone pratiche

Il nuovo protocollo Covid che recepisce le nuove norme e il nuovo contratto di lavoro per i lavoratori dello spettacolo che saranno pronti a breve: ne ha parlato Umberto Caretti, Presidente Sindacato Lavoratori della Comunicazione, al Torino Film industry, all’interno dell’incontro Working on a (Film) Highway: il distretto produzione-cinema nell’anno della svolta, rivelando anche il progetto di messa a punto di un protocollo di buone prassi con le film commission italiane, “che ci consenta di scambiare informazioni e interventi, in modo da avere una mappatura più completa della crescita professionale nei territori e di risolvere più agevolmente eventuali controversie. Abbiamo avuto in incontro con il coordinamento a Roma, e già abbiamo l’accordo di Puglia, Campania, Piemonte, Lazio.”

L’anno della svolta ha visto 18 lungometraggi e 12 serie tv realizzate in Piemonte, (“ma se si allarga lo sguardo a tutte le produzioni, comprese le pubblicità, i corti, i documentari, si arriva a un totale di 200″, dice il direttore di Torino Piemonte Film Commission, Paolo Manera, evidenziando “il momento inedito di grande lavoro.”  Cifre che risuonano con quelle nazionali:

“I dati del nostro ufficio studi ci dicono che contrariamente a ciò che uno si aspetterebbe, non c’è stata una flessione nella produzione post-pandemia: dalle 1541 settimane lavorate del 2019 siamo passati alle 2204 (ad oggi) del 2021, un incremento più che progressivo.” aggiunge Caretti.

Incremento che si deve, sottolineano Manera e Gianluca Leurini, produttore esecutivo di Eagle Pictures, “al lavoro compatto delle istituzioni e dei professionisti: le misure sul tax credit e la stesura del primo protocollo Covid condiviso da tutte le associazioni che ci hanno permesso di non fermarsi e anzi cavalcare questo momento di crescita”.
Queste però devono però essere accompagnate, ribadisce Caretti, da un investimento su strutture e formazione, affinché tutto non vada a finire in una bolla di sapone: “Siamo convinti che i 300 milioni del PNRR a Cinecittà servano proprio a questo e per questo verranno irradiati sul territorio: abbiamo bisogno di strutture che sappiano rispondere alle nuove esigenze produttive, e di un’azione formativa per l’aggiornamento professionale che porti lavoratori a livello internazionale.”

L’opportunità che rappresenterebbero gli studios in Piemonte è stata più volte ribadita all’interno del panel, da Gianluca Leurini, da Gianandrea Percorelli, produttore di Aurora Tv e rappresentante di APA. Mattia Puleo presidente di CNA Cinema e Audiovisivo Piemonte, ha suggerito che potrebbero ‘risorgere’ a Telecittà, a San Giusto Canavese, nella struttura “che ospitava Vivere e Cento Vetrine, con 8 teatri di posa, una parte per la post-produzione, alberghi, mensa. Un luogo che potrebbe gestire due produzioni strutturate in contemporanea.”

L’idea sembra aver colpito l’interesse dii Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio, Finanze, Programmazione economico- finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese della Regione Piemonte.

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