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PROGETTO CINA/Tre anni di collaborazione
Il memorandum of understanding relativo alla promozione del progetto Belt and Road Initiative (la nuova Via della Seta) sottoscritto dai due Paesi durante la visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping nello scorso marzo, ha riacceso i riflettori sui rapporti commerciali e culturali tra Italia e Cina, dando l’occasione di ricordare che il cinema e l’audiovisivo sono stati, come spesso accade, anticipatori.
Da tre anni esiste infatti il Progetto Cina, affidato ad ANICA dal MiBAC e MiSE. Rimandando alle pagine interne una sintetica nota sulle sue caratteristiche, c’è da registrare l’annunciata presenza al Focus Italia al Festival di Pechino dal 16 al 20 aprile, del sottosegretario MiBAC con delega per l’audiovisivo, Lucia Borgonzoni, la quale guiderà la delegazione di produttori che parteciperanno al Forum di coproduzione organizzato con il China Film Coproduction Corporation, e lancerà le celebrazioni di Leonardo in Cina.
In quell’occasione sarà siglato un accordo quadro con la ricca ed emergente Provincia di Hainan che sosterrà la diffusione del cinema italiano nel proprio territorio, sia nelle sale, sia organizzando un Focus Italia alla prossima edizione del Festival di Hainan, a dicembre.
Credo che gli scambi dell’industria audiovisiva italiana con il mercato cinese, certamente favoriti dal recente accordo tra i due Stati, vadano inseriti in un contesto più ampio, caratterizzato, di recente, da un forte impulso all’internazionalizzazione, con interventi mirati sia ad Est che ad Ovest del mondo. Tale considerazione è irrobustita da anticipazioni circa il 4° Focus on China in calendario alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, dove, a seguito di un accordo firmato con l’MPAA, l’incontro verrà allargato agli Stati Uniti .
Alla luce delle riserve recentemente espresse dall’amministrazione statunitense sul famoso memorandum siglato a Roma, viene da pensare (e da augurarsi) che anche stavolta il cinema precorrerà i tempi.