di Adriana Marmiroli
Sono poche le Film Commission che si sono dotate in modo ormai strutturato di fondi per finanziare le produzioni.
Esistono però altre fonti, finanziamenti regionali, talvolta anche comunali, a cui attingono soggetti diversi dalle FilmCommission(Assessorati al Turismo e Spettacolo, per la promozione turistica, fondi UE per lo sviluppo industriale) per finanziare l’audiovisivo.
Il mercato è magmatico, ancora un po’ confuso, in divenire.
Le cifre erogate finora sono spesso “briciole” all’interno dei budget, ma tutto fa.
Una Film Commission comunque è fondamentale ancora e sempre (di più) per permessi, agevolazioni, convenzioni, contatti, reperimento location, personale, strutture attrezzate, servizi.
Un giro d’Italia per fiction diversamente “supportate” dagli enti locali è lacunoso, con salti (come nel vero Giro, per altro) che escludono intere aree geografiche anche molto importanti e vaste: tante le Film Commission appena varate, e non mancano quelle pletoriche.
Ancora più del cinema la fiction è romanocentrica e chiusa su se stessa, ovvero girata in massima parte in studio, timorosa di avventurarsi fuori, “lontano da casa” dove i costi “” malgrado le sovvenzioni – potrebbero lievitare oltre il valore monetario di quegli aiuti stessi.
Partiamo quindi con un esempio pratico, “Rossella”, 7 puntate, in costume (fine 800): soggetto originale, ambientata a Genova, qui sono stati girati solo gli esterni indispensabili, tutto il resto a Roma.
Eppure la Genova Liguria Film Commission ha fatto quelle che sono state definite “ottime offerte e grande disponibilità “, ma la produzione aveva “esigenze tecniche e logistiche specifiche, che avevano bisogno di un supporto che si poteva trovare solo a Roma, e che far venire da lì avrebbe reso la situazione anti-economica”.
Così quest’anno allinea solo i set di un episodio della docufiction “Città Criminali” e di una puntata della serie “Fuori Classe”.
Che è invece uno dei fiori all’occhiello della Film Commission Torino Piemonte insieme a una decina di altri titoli: “Cento Vetrine, “Il sorteggio”, “Due mamme di troppo”, “Il peccato e la vergogna”. Clamoroso il caso di “Nebbie & delitti 3″ che da Ferrara si trasferisce a Torino, ormai divenuta per la casa di produzione Casanova una seconda base, avendovi girato ” Zodiaco”, “Lo smemorato di Collegno” e a breve “Le ragazze dello swing”.
Per periodi più brevi hanno approfittato di location e interventi della Film Commission Torino Piemonte “Il mostro di Firenze” e “Crimini”, per l’episodio “Cane nero”.
Dice il direttore Davide Bracco: “Siamo intervenuti coprendo parte delle spese sostenute dalle produzioni sul territorio durante le riprese (in special modo quelle alberghiere) con importi medi che si aggirano intorno ai 50.000 euro, che sono ovviamente stabiliti in base alla percentuale della ricaduta economica territoriale provocata da ogni fiction”.
Proseguendo nel nord Italia, lungo il Po, la Lombardia fa un po’ la figura della bella addormentata, malgrado Milano sia il secondo polo televisivo nazionale.
Così c’è ben poco da segnalare, a parte il progetto “Barbarossa” (vedi articolo a parte) e qualche sporadico intervento di sostegno logistico, come nel caso di “Occhio a quei due” con Iacchetti e Greggio poliziotti.
E bella assormentata pare la veterana delle Film Commission, quella di Emilia-Romagna, che in modo anomalo rispetto a quanto avviene ormai nel resto d’Italia, divide il territorio con la vivace Film Commission Bologna – Cineteca di Bologna, sotto la cui ala ricade lo sfruttamento del patrimonio della città .
Vedasi i bei set messi a disposizione di “L’Ispettore Coliandro”, che si avvia alla quarta serie.
Più a est, molto attiva è Friuli Venezia Giulia Film Commission: motore di tutto è la creazione di un fondo per l’audiovisivo in grado di erogare fino a 140mila euro a produzione.
Titoli di punta “Un caso di coscienza 4”, finanziato con 110mila euro, e “Gli ultimi del Paradiso”, con 140mila.
Solo assistito logisticamente il progetto su Basaglia, “C’era una volta la città dei matti”.
Scendendo oltre gli Appennini, si è dotata da pochissimo di un fondo la Mediateca Regionale Toscana Film Commission, e non se ne vedono ancora gli effetti, ma parte avvantaggiata dall’essere detentrice di alcune delle location più ambite d’Italia.
Nel 2009 ha ospitato e supportato “Il mostro di Firenze”, “Il falco e la colomba” (in costume, ambientato a Roma ma che in Toscana a trovato i giusti set rinascimentali), il biopic “Preferisco il Paradiso” su San Filippo Neri.
Ma il colpaccio è l’approdo, dopo due stagioni in Calabria, della serie “Gente di mare”, che per la sua terza stagione ha scelto Isola d’Elba.
A Roma e nel Lazio, cuore del comparto audiovisivo, Roma e Lazio Film Commission ha un ruolo eminentemente logistico-organizzativo e i fondi, ingenti e di tipo coproduttivo, vengono gestiti dalla finanziaria regionale Filas.
Tra i titoli supportati dalla Roma Lazio Film Commission in tempi recenti “Moana la serie”, “Il commissario Rex”, “Romanzo criminale” (presto il via alla seconda stagione).
Si segnala “Tutti pazzi per amore 2” in Abruzzo dove, malgrado gli effetti dal terremoto, si lotta per non fermarsi.
La Campania sta vivendo un momento di passaggio, visto che il fondo a cui si accedeva per le produzioni audiovisive “di particolare interesse turistico”, non è stato rifinanziato per il 2009 e si attende ancora il decreto attuativo per quelli europei.
Al fondo regionale aveva avuto accesso per circa 600mila euro la prima stagione di “Capri” e fino al 2008 “La squadra”.
Tra gli ultimi titoli supportati da Film Commission Regione Campania, “O’Professore” con Castellitto,”I delitti del cuoco” con Bud Spencer (ambientato a Ischia), “La mia casa è piena di specchi”, dal libro di Maria Scicolone sull’infanzia sua e della sorella Sophia (Loren).
Fiction cenerentola anche in Puglia, dove la Film Commission è molto vivace e dotata di un fondo per le produzioni audiovisive.
Basti dire che la seconda sessione 2009 dell’Apulia Film Fund che ha approvato il finanziamento di 8 lungometraggi, 7 documentari, 1 cortometraggio per un importo di 505mila euro, l’ha rinviato alla prossima sessione l’unico format tv.
Comunque ha supportato concretamente “Nebbie & delitti” in trasferta e “La doppia vita di Natalia Blum” del progetto “Crimini 2”: la prima ha ricevuto un contributo di 25mila euro, la seconda importo identico per l’ospitalità .
Per finire, uno sguardo oltre lo Stretto: in stand by anche la Sicilia Film Commission.
Per ottobre si attendono le delibere che diano il via a nuove produzioni (pare parecchie) che attingeranno al Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo.
Se il 2009 non è stato particolarmente significativo, a illuminarlo è bastato l’imponente progetto di “Agrodolce”, che viaggia verso il terzo rifinanziamento.