E’ stato rinnovato con una dotazione di 170 mila euro il Fondo Filming Cagliari, il Protocollo di Intesa tra il Comune di Cagliari e la Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna, finalizzato alla costruzione di una politica di sviluppo del comparto nell’ambito del territorio cagliaritano.
Una collaborazione iniziata nel 2014 e che ad oggi ha visto 38 progetti sostenuti nell’ambito della città di Cagliari, con il coinvolgimento non solo delle realtà locali ma anche di case di produzione nazionali e internazionali.
“Puntiamo alla destinazione Cagliari non solo come territorio per i suoi monumenti e le sue bellezze ma come scenario ideale per film e produzioni. In passato sono stati usati scorci della nostra città che poi sono stati attribuiti ad altre località e invece vogliamo che sia un luogo che esiste. Il fondo sarà un incubatore di professionalità per arrivare a progetti di formazione sempre più avanzati in questo settore. E credo che sia un segnale importante anche dal punto di vista politico». Ha dichiarato l’Assessora alla Cultura, Paola Piroddi, che ha siglato il protocollo assieme al Presidente di Sardegna Film Commission, Gianluca Aste e alla direttrice Nevina Satta.
Aste ricorda i risultati, “eccellenti sia dal punto di vista qualitativo che commerciale, grazie alla distribuzione tramite piattaforme molto conosciute, tra cui alcuni successi come “La stoffa dei sogni” di Gianfranco Cabiddu, “L’uomo che comprò la luna” di Paolo Zucca, “Figlia mia” di Laura Bispuri, “Fiore Gemello” di Laura Lucchetti, “L’agnello” di Mario Piredda, “Domino” di Brian De Palma e ultimo in ordine tempo “What we wanted” di Ulrike Kofler, trasmesso nel mondo sulla piattaforma Netflix».
Il film della Kofler, girato tra Cagliari e Capo Boi, è stato selezionato dall’Austria come titolo da candidare agli Oscar 2021.
«Come è già accaduto – conclude Nevina Satta – tutto il mondo ha la possibilità di vedere Cagliari che diventa strategicamente tutto l’anno un punto di accoglienza per aprire le porte verso l’intera Sardegna. Il territorio diventa sempre più attrattivo e questo spinge le produzioni a scegliere il capoluogo come punto di partenza».