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Due documentari realizzati in Sardegna con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, sono stati scelti a rappresentare il meglio della produzione documentaria italiana del 2018 al Festival Italia in Doc, a Bruxelles dal 28 gennaio al 1 febbraio 2019. Sono “Il Clan dei Ricciai” di Pietro Mereu e “L’Uomo con la Lanterna” di Francesca Lixi.
La manifestazione – diretta da Paolo Grossi – è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e da Bozar, sede dell’evento.
Italia in Doc assegna ogni anno il Premio della Giuria e il Premio del Pubblico.
Concorrono assieme ai titoli sopra citati anche “Sono Gassman!” Vittorio Re della Commedia di Fabrizio Corallo, Alla Ricerca di Europa di Alessandro Scillitani, “Almost Nothing – CERN Experimental City” del collettivo ZimmerFrei ed Anna De Manincor, “Bulli e Pupe” di Steve Della Casa e Chiara Ronchini, “Libia, L’Ultimo Esodo” di Ruggero Gabbai, “Mondo Za” di Gianfranco Pannone e “Sorelle d’Italia” di Daniele Gaglianone.
“L’uomo con la lanterna”, scritto dalla stessa regista con la collaborazione di Wu Ming 2 e prodotto da Kiné, racconta un periodo, nella storia italiana, finito nell’oblio della memoria: quello delle Concessioni Internazionali. Una sorta di imperialismo informale di cui l’Italia è stata partecipe e protagonista a Tientsin e Shangai e su cui ancora oggi sono emersi pochi, rimossi racconti. Quella storia, avvolta dal mistero, riaffiora nei bauli di Mario Garau, bancario sardo del Credito Italiano, distaccato in Cina negli anni ’20.
Il documentario racconta la storia dello “zio Mario” e della ricerca spasmodica della nipote e regista Francesca Lixi di informazioni, documenti e testimonianze a partire dai cimeli, dalle foto e dai filmati inediti della Cina di quegli anni ma anche della Prima Guerra Mondiale, custoditi nei bauli.
Il film, vincitore del premio Corso Salani al Trieste Film Festival 2018, è stato realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission.
“Il Clan dei Ricciai” restituisce voce e dignità a tante persone dimenticate dal mondo, uomini che cercano di superare il passato e prendere il controllo della propria vita attraverso la storia di Gesuino, che con il suo clan di ex detenuti porta avanti con orgoglio una delle più antiche tradizioni della cultura sarda. Sulle note delle Canzoni di Malavita di Joe Perrino, il film offre un amaro e autentico sguardo sulla vita dei carcerati e la loro lotta quotidiana per reintegrarsi nella società.
Il film, prodotto dalla Drive Production Company e realizzato con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e del Comune di Cagliari – Fondo Filming Cagliari, ha recentemente vinto il premio Ucca – L’ Italia che non si vede al Biografilm Festival 2018 e il premio come miglior documentario al Nòt Film Fest 2018.