Con l’omaggio a John Musker, il regista e sceneggiatore americano che ha firmato (con il sodale Ron Clements) capolavori Disney iconici come La Sirenetta, Aladdin, Hercules, fino al più recente Oceania, si è chiusa anche questa edizione di Cartoons on the Bay, il Festival dell’Animazione, Transmedia e Meta-Arti promosso da Rai e organizzato da Rai Com per laterza volta a Pescara dal 29 maggio al 2 giugno e che a Pescara, per altri tre anni, proseguirà il suo corso.
Musker, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’industria cinematografica dell’animazione (due le candidature agli Oscar) ha condiviso la sua esperienza con il pubblico dell’Aurum dove si è tenuta la manifestazione diretta da Roberto Genovesi. Il regista, che ha ricevuto il Pulcinella Lifetime Achievement Award, ha presentato in anteprima italiana il suo ultimo lavoro, I’m Hip, corto animato basato su un divertente brano jazz anni ‘60 di Dave Frishberg e Bob Dorough, un inno all’amicizia e all’animazione dove compaiono le caricature di oltre cento animatori e professionisti del settore, da Henry Selick a John Lasseter, compagni di classe alla celebre CalArts, a Jeffrey Katzenberg e i vertici della casa di Topolino che, come Musker, hanno contribuito a quello che venne definito il Rinascimento Disney. Nel film, anche l’italiano Claudio Acciari, che ha lavorato al color design.
I Pulcinella Awards e i nuovi titoli Rai Kids
Quanto al concorso, en plein per la Francia con ben quattro premi tra le otto categorie in concorso, mentre Rai Kids, che di solito porta a casa un buon bottino, quest’anno si deve accontentare solo di un premio, anzi due, includendo anche un prodotto di acquisizione, Coop Troop. Bruno Bozzetto con Sapiens?, una produzione Studio Bozzetto e Rai Kids presentata in anteprima lo scorso anno a Pescara, vince nella categoria Miglior cortometraggio mentre a Coop Troop di Christelle Naga è andato il Best Kids TV Show (7-11 anni) una produzione britannica che presto vedremo su Rai Gulp. Rai Kids ha presentato una copiosa line-up di titoli per bambini e ragazzi in arrivo, in produzione e in partenza. Acquisti selezionati e produzioni di qualità per un’offerta integrata fra canali lineari, non lineari e piattaforma on demand. Un’offerta che nel 2023 ha consentito di confermare la leadership nella tv dei ragazzi piazzando ben 49 programmi Rai nella top 50 per ascolti tv ma anche VOD, segnando un + 27% rispetto al 2022 e ben 149 milioni di visualizzazioni, dove anche i prodotti di Rai Gulp – canale più in sofferenza per il target d’età più elevato – vengono invece apprezzati. Nei 40 titoli Rai nella top 50 infatti, 20 sono di Rai Yoyo e altrettanti del canale dedicato ai più grandi. “Abbiamo il problema della mono committenza, il tax credit ci ha consentito di produrre più cose italiane che in passato, favorendo la collaborazione tra broadcaster e produttori”, ha rimarcato il direttore Luca Milano auspicando che le nuove norme non siano di ostacolo a questo processo.
Fra i titoli animazione in arrivo, Pierino e il lupo con i disegni di Bono Vox, il leader degli U2, per una nuova suggestiva versione della favola sinfonica di Sergej Prokofief e la serie francese Behind the Beats sulla storia della musica pop, per la Festa della musica del 21 giugno. Ma anche la nuova serie Gormiti The New Era, in cui i noti personaggi si muovono in un universo live action e Cgi, una produzione Rainbow e Giochi Preziosi. Sempre la società di Iginio Straffi produce per Netflix e Rai Kids Mermaid Magic, serie fantasy d’avventura, sorta di Winx in fondo al mare. Grande ritorno poi per Arturo & Kiwi, due personaggi che avevamo conosciuto molti anni fa, creati da Andrea Zingoni, che tornano con nuove divertenti ricette di cucina (T-Rex). Un ritorno da ancora più lontano nel tempo – dal mitico Carosello in bianco e nero – è quello dei Papalla di Armando Testa, che in questa nuova colorata serie in Cgi faranno il giro del mondo.
Ben sei gli special tv da circa 26 minuti nella pipeline, che toccano temi di grande rilevanza. Per il prossimo Giorno della Memoria, 27 gennaio 2025, a ottant’anni dalla liberazione del campo di Auschwitz, andrà in onda Un nome che non è il Mio, dal libro di Nicola Brunialti, prodotto dalla Brand Cross di Milano, selezionato da Rai Kids dopo una “call for proposal” lanciata lo scorso anno a Cartoons on the Bay. Dopo Lo specchio di Lorenzo sull’autismo, La tempesta, ancora con la regia di Angela Conigliaro, è il titolo della BeQ di Milano per spiegare in modo simbolico la guerra ai bambini. Io sono di Maurizio Forestieri (prodotto dalla romana Graphilm, che ha appena inaugurato un bellissimo nuovo grande studio di animazione) affronta l’accettazione del proprio corpo, mentre Benvenuti a Coccoloba della toscana Cartobaleno, il tema dell’ingresso dei bambini in ospedale. Infine, La favolosa storia di Barbiana (Larcadarte) racconta la storia di Don Milani e Eglefino (Enanimation) il sentirsi diversi.
E inoltre, una decina di serie animate con ulteriori stagioni e altrettanti titoli live action nei quali a volte si mescola l’animazione e molte nuove serie animate fra le quali il prequel del film pure in arrivo, Becco di rame, insieme a un altro lungometraggio finalmente pronto, La bicicletta di Bartali, selezionato in concorso al prossimo festival di Giffoni. Infine, sono in preparazione i 70 anni della tv dei ragazzi, come annunciato dalla vice direttrice Mussi Bollini, alla quale la sala ha tributato un lungo applauso a pochi mesi dal ritiro per raggiunti limiti d’età dopo 42 anni in Rai contribuendo all’ideazione di programmi come la Melevisione, il GT Ragazzi, Screensaver ed altri.
Gli altri premi e presentazioni
A Falling a Park di Francesca Curaba e Christian Rosati, corto di diploma in animazione del CSC, il premio promosso da Cartoon Italia in collaborazione con Asifa Italia, intitolato alla memoria dell’artista scomparso Giuseppe Laganà, che dal 2016 celebra gli autori italiani le cui opere dimostrano sia unicità artistica che potenziale di mercato. Un corto che “ha usato il linguaggio dell’animazione con delicatezza e intensità non solo per trattare il tabù della morte, ma anche per affrontare il difficile tema della sopravvivenza a qualcuno che ci è molto caro”, la motivazione del premio. Il Pitch me! il contest del festival dedicato ai progetti dei giovani talenti italiani, se lo sono aggiudicato Marialuisa Fiori, Sara Cuperlo, Licia Fiorentini, Chiara Musa, Mariana Califano per Zilìa, una storia di maturità, un viaggio di vita in cui la protagonista deve accettare di lasciare la sua isola. Undici i progetti finalisti sottoposti alla giuria composta fra gli altri da Elena Capparelli, direttrice di Rai Play e Digital. Per la piattaforma Rai “utenti in costante aumento per un’offerta sempre più ricca”, ha detto Capparelli. In catalogo 160 serie animate, la Pimpa e le Winx le serie italiane più viste dai 3 milioni 761mila utenti unici per oltre 100 milioni di visualizzazioni negli ultimi 12 mesi. Presente anche Marco Lanzarone, direttore Radio digitali specializzate e podcast, e come tale direttore anche di Rai Radio Kids, una delle cinque radio digitali della Rai, il primo canale digitale radiofonico interamente dedicato ai più piccoli. Missione della nuova Direzione Contenuti Digitali e Transmediali diretta da Maurizio Imbriale è invece quella della produzione di contenuti innovativi nel linguaggio e nei formati per far tornare (o scoprire) il servizio pubblico ai Millennials e Generazione Z che prediligono il modello digital-first. Fra le nuove proposte una contaminazione fra docuserie e animazione/graphic novel firmata Tito Faraci, noto fumettista e scrittore, che verrà annunciata alla prossima presentazione dei palinsesti a luglio. Ma Imbriale ha anche detto, neanche troppo velatamente, che il passaggio al digitale della programmazione per ragazzi “sarà inevitabile, anche se in Italia c’è un gap tecnologico”. Nell’attesa si potrà leggere il tomo Goldrake dalla A alla U di Marco Pellitteri, sociologo dei media e dei processi culturali, primo titolo della collana Digital Loop di Rai Libri dedicata alla crossmedialità e alla transmedialità, agli universi contigui a quello della televisione e alla loro influenza sull’evoluzione del linguaggio e del prodotto radiotelevisivo.