direttore Paolo Di Maira

SANTA MONICA/Solo Business

Oltre 100 società di produzione, 2000 nuovi film e progetti, più di 7000 professionisti attesi: torna al Loewes Hotel di Santa Monica, dal 6 al 13 novembre, l’American Film Market, “l’unico mercato dell’audiovisivo prodotto dalle società di vendita, con sede a Hollywood, la città che raccoglie il maggior numero di professionisti dell’industria, e che non è legato ad un festival, e per questo garantisce la massima efficienza e focalizzazione sul business”.
E’ così che Jonathan Wolf definisce il mercato che dirige da 21 anni e che quest’anno celebra il 40esimo anniversario.

Quali le principali novità di questa edizione?
Nel 2019 il mercato continuerà nel suo processo di evoluzione, che coinvolge varie iniziative: molte società adesso avranno la possibilità di avere l’ufficio fuori dal Loewes, pur essendo ufficialmente parte dell’AFM, secondo il modello di Cannes. Continueremo a espandere le nostre sessioni industry: ne ospiteremo oltre 50 con più di 150 speakers. I produttori, inoltre, potranno proiettare il loro film all’AFM senza l’obbligo di avere un ufficio: vogliamo che ogni partecipante abbia accesso a tutti i servizi del mercato. Infine, abbiamo aggiunto un certo numero di tavoli, riservati per i meeting, a costi contenuti, per venire incontro quelle società che sono rappresentate solo da una persona e ricercano comunque la massima efficienza.

Sei il Managing Director dell’AFM dal 1998: quali sono i cambiamenti più rilevanti che hai notato nel mercato e in generale nell’industria, da allora?
Nei primi 20 anni della sua esistenza, l’AFM era unicamente un evento di import-export. Compratori e venditori erano i benvenuti, e non c’erano servizi per i produttori. Negli ultimi 20 anni abbiamo incrementato i programmi e i servizi per la comunità dei produttori, e questo ha generato un incremento del 600% della partecipazione di professionisti che non comprano né vendono.

Fra le altre cose, l’AFM dà l’opportunità di condividere idee, trovare nuovi partners e gettare le basi per progetti futuri. Quali i servizi e gli strumenti che vengono forniti ai professionisti?
Come dicevo, ospitiamo oltre 50 sessioni industry, sono tutte possibilità di fare networking. Dieci anni fa abbiamo lanciato la MyAFM app per far sì che i partecipanti possano entrare in contatto prima dell’inizio del mercato. Abbiamo anche una Filmmakers Lounge e ogni sera organizziamo un cocktail al famoso Molo di Santa Monica per oltre 500 invitati. E poiché la maggior parte delle società si trovano ancora al Loewes, per i produttori e i buyers è facile entrarci in contatto.

LocationEXPO@, lanciato nel 2017, si svolgerà dal 9 al 12 novembre. Come si è evoluto negli ultimi due anni e quali i futuri obiettivi di questa sezione speciale?
LocationEXPO® quest’anno sarà sold out. Speravamo di ingrandirci, ma non abbiamo abbastanza spazio all’interno del Loewes per aprire tutti gli stand che le film commission vorrebbero. C’è stata una domanda positiva e ci siamo riempiti presto.

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