Il 22 novembre ha riaperto il Cinema Colonna a Firenze: la giornata d’inaugurazione è iniziata con un convegno dal titolo provocatorio “Una nuova sala cinematografica in Toscana…Quale Follia?” Eppure questo rientro in campo si inserisce in una serie di iniziative che testimoniano una rinnovata vivacità della proposta e del pubblico cinematografico fiorentino: da Firenze al Cinema, circuito che raggruppa nove sale che hanno unito le forze per offrire alla propria clientela servizi più competitivi e di maggiore qualità, al Cinema Stensen, sala di comunità che si sta sempre più affermando come luogo di prima visione che ha saputo valorizzare le opportunità offerte dalla multiprogrammazione, al Club Cinema che suggerisce un percorso cinematografico andando a offrire ai soci la visione dei film consigliati, in sale cittadine a prezzo scontato.
E proprio mentre si organizzano passeggiate fra le storiche sale del centro di Firenze ormai chiuse (“Lo schermo perduto”- Anemic), e si sono appena concluse le riprese del film di Federico Micali sul Cinema Universale, luogo cult della Firenze degli anni 70-80, l’imprenditore fiorentino Alessandro Baccani, titolare dell’agenzia di comunicazione Headlive, ha deciso di riaprire un cinema che aveva chiuso i battenti due anni fa.
L’ investimento è di 150 mila euro, di cui 60 mila euro spesi per la digitalizzazione “anche se manterremo la vecchia pizza e ci piacerebbe fare delle iniziative con pellicole restaurate, coinvolgendo le cineteche”, dichiara Baccani.
Il fitto programma della giornata d’inaugurazione, (che ha visto alternarsi web series, cortometraggi e spot aziendali, film cult, performance di danza e esposizioni d’arte, una docufiction, film in prima visione…) ha dato le linee guida della programmazione: palinsesto che affianca film di prima visione di qualità (da giovedì a domenica) alla sperimentazione (da lunedì a mercoledì).
“L’idea è quella di un cinema come contenitore culturale, promotore di eventi in un’ottica di contaminazione fra cinema, musica, arte, e nuovi linguaggi. Un luogo dove dare visibilità a tutti quegli autori marginali, meno conosciuti dal grande pubblico.”
Provenienti anche da realtà altre, rispetto al cinema tout court:“Ci sono contenuti che sono realizzati per le aziende e che però possono interessare anche un pubblico più vasto: sempre di più le aziende che si rivolgono al mercato globale hanno bisogno di raccontarsi, e noi, con Headlive, siamo abituati a impostare la comunicazione in questo modo, organizzando eventi culturali”, continua Baccani.
Direttore artistico della struttura è Massimo Smuraglia, direttore della scuola di cinema pratese Anna Magnani, che si occuperà della programmazione, affiancato da un comitato scientifico interno.
“Ci piacerebbe mettere in piedi un progetto metropolitano, Headlive è un’azienda pratese, come anche la scuola di Cinema, io sono fiorentino: l’idea è quella di alimentare la collaborazione fra città.“ E non solo, conclude Baccani: “vorremmo confrontarci con le altre realtà fiorentine, portare avanti programmi comuni, e portare a Firenze esperienze che altrove sono già ben collaudate e funzionano, penso per esempio al Kinodromo di Bologna, all’Anteo di Milano, all’Arsenale di Pisa.
DA NON PERDERE
Promuovere la cultura cinematografica e sostenere le sale attraverso serate-evento, che propongono film di qualità, sia fiction che documentari, in lingua originale con sottotitoli in italiano.
E’ quanto offerto dagli Imperdibili, progetto realizzato per Regione Toscana da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana in collaborazione con ANEC, AGIS, e FICE.
Le sale d’essai, aderendo al progetto Imperdibili, hanno infatti la possibilità di essere premiate con finanziamenti ad hoc per questa attività speciale che va ad arricchire la normale programmazione.