Mentre a Roma la Fondazione Piccolo America annuncia che il Cinema America ‘è salvo’, e non verrà demolito per diventare una palazzina di parcheggi e mini-appartamenti poiché il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato dalla proprietà dell’immobile contro il MIC in quanto “palesemente infondato (“Dopo undici anni di lotta e speranza, la nostra battaglia legale si è finalmente conclusa, – dichiara Valerio Carocci, presidente della Fondazione. – La sentenza conferma che la struttura ‘rappresenta una significativa e rara testimonianza di un momento ben preciso della relazione tra la storia dell’evoluzione della tecnica cinematografica e la storia dell’arte e dell’architettura”), a Firenze è partita un’altra piccola grande battaglia per la creazione di una mini multisala in pieno centro, dedicata al cinema d’autore.
A condurla, i gestori del Cinema Spazio Uno di via del Sole: Cristiana Baiocchi e Giuseppe Giuliattini, che la immaginano ambiziosamente come un “piccolo palazzo del Cinema sul modello dell’Anteo di Milano, con tre sale sviluppate su tre piani”.
I due hanno lanciato un crowdfunding per rilanciare alla proprietà, che è in stallo da cinque anni con la ristrutturazione, un’offerta di acquisto, “per lo meno di una parte dell’immobile, evitando così il rischio di ridimensionamento.” L’applicazione della norma salva-cinema contenuta nel regolamento urbanistico del Comune, infatti, dà la possibilità di cambiare destinazione d’uso a condizione di mantenere l’attività cinematografica sul 60 per cento della superficie.

Un progetto forse troppo ambizioso per contare solo sul crowdfunding, ma i gestori sono determinati a percorrere tutte le strade: “Sono alla ricerca di investitori privati, e ne ho già in mente alcuni, che potrebbero essere interessati a legare il loro nome a quest’operazione culturale che rappresenterebbe un unicum in questa zona del centro, vicina alla stazione e a Piazza Santa Maria Novella.” E non si tratterebbe solo un ritorno in termini di immagine, tiene a precisare Giuliattini, “vista la possibilità per l’eventuale azienda che rilevi l’attività, di accedere al tax credit per il cinema. Non ho intenzione di fermarmi.”
QUESTO il post di Spazio Uno per aderire al crowdfunding
Il Cinema America resta ancora di proprietà della Progetto Uno srl, società che, dopo la chiusura del ‘99, lo aveva acquistato nel 2002 per circa due milioni di euro con l’obiettivo di trasformarlo in parcheggi e appartamenti. la società da oggi è tenuta a sostenere i costi di restauro e conservazione.
“Sulla base del lavoro svolto in questi anni, dal successo del Cinema Troisi all’essere diventati Fondazione, abbiamo chiesto un incontro alla proprietà per valutare ogni strada percorribile al fine di riaprire il Cinema America come tale. I proprietari restano liberi di riaprirlo, nel rispetto della tutela, a prescindere dal nostro impegno. L’importante – conclude Carocci – è che l’America torni a essere una sala attiva. Abbiamo vinto in ogni caso e saremo sempre felici di rivederlo aperto. Ora non ci sono più scusanti: il destino dell’America è ormai definito e noi come Fondazione siamo a disposizione per riaprirlo.
