Con l’occhio rivolto al Mercato e al Festival, Cinè sembra cambiar pelle: intervista con il direttore organizzativo Remigio Truocchio a conclusione della quinta edizione
1700 accreditati, 20 distribuzioni che hanno presentato i listini della prossima stagione cinematografica e ben 11 le anteprime nazionali, molte delle quali aperte anche al pubblico: sono questi i numeri del successo della quinta edizione di Ciné – Giornate Estive di Cinema, l’appuntamento dell’industria cinematografica nazionale, promosso e sostenuto da ANICA in collaborazione con ANEC e ANEM, prodotto ed organizzato da Cineventi con la direzione organizzativa di Remigio Truocchio.
Per quattro giorni – dal 30 giugno al 3 luglio – il Palazzo dei Congressi di Riccione ha visto alternarsi convention, workshop e anteprime
Notevole anche l’interesse nei confronti degli eventi paralleli di Ciné Plus, che da sabato 29 giugno a giovedì 2 luglio hanno coinvolto il pubblico di Riccione con appuntamenti quali Minions Village e le molte anteprime cinematografiche, che hanno portato migliaia di appassionati ad affollare la CinéArena di Piazzale Ceccarini.
Molto riuscito anche l’evento di Lucky Red che ha portato nel centro della città circa 2000 fan per le web star Favij, Federico Clapis, Leonardo Decarli e Zoda, a Riccione per presentare in anteprima alcune immagini di “Game Therapy”, il loro primo film, in uscita nella prossima stagione.
La ricchezza di eventi collaterali nell’edizione 2015 ha indicato percorsi nuovi.
“La direzione – spiega Remigio Truocchio ,a conclusione di Cinè, a Cinema & Video International – è cercare di confrontare il prodotto con il pubblico, ed è un buon test perché a Riccione ci sono sia residenti che turisti. Ma vogliamo fare di più: portare al pubblico il meglio del cinema che vedranno, un “best of” di quel che è stato presentato a Riccione, organizzando una serie di eventi itineranti nella città ma anche in provincia. Il tour dovrebbe partire in settembre, alla riapertura della stagione: ci stiamo lavorando
Un’altra direzione che Cinè sembra aver preso è una maggiore vicinanza alle distribuzioni indipendenti. Dopo questa quinta edizione si può dire: “ non solo Majors”?
Non solo le Majors ma anche gli indipendenti hanno spazio a Cinè, uno spazio che quest’anno è cresciuto: abbiamo visto una realtà territoriale come I Wonder di Bologna specializzata in documentari, che quest’anno ha presentato un listino ghiotto. Altri indipendenti hanno portato qui il loro prodotto, potendo godere di una forte visibilità. Penso all’anteprima di “The Elevator” di Distribuzione Indipendente, ma anche a Exit Media, che ha potuto presentarsi al mercato con un film in anteprima, lo spagnolo “La vita è facile ad occhi chiusi”, cui ha fatto seguire una festa a tema”.
Cinè è un laboratorio ?
Le piccole case di distribuzione vengono qui perché qui può nascere un incontro con tutti gli esercenti, ma anche con il distributore importante. A differenza delle storiche giornate di cinema, dove si vedevano i rulli delle majors e poi si tornava a casa, qui ci sono momenti di conoscenza, di scambio… anche di compravendita
Sta prendendo forma un mercato?
So di piccoli produttori e distributori che hanno chiesto la disponibilità di sale, nel Palazzo, per organizzare visioni private: questo in genere succede nei grandi mercati, ed è una bella soddisfazione. Attorno a Cinè si è creato un polo d’interesse per chi fa cinema
Terza “direzione” di Cinè: il rapporto con il territorio
Siamo “solo” al quinto anno, ma è innegabile che già siamo riusciti a trasformare un evento esclusivamente business, che si svolge dentro questo Palazzo, in un evento aperto, che ha dato luogo a una manifestazione collaterale, creando una settimana di cinema. La città di Riccione ci ha aperto le porte regalandoci l’arena, e il pubblico ha risposto con molto entusiasmo
State pensando a un Festival?
In effetti, tra anteprime, ospiti, le sale all’interno del Palazzo dei Congressi, e l’arena all’esterno, gli elementi per fare un festival mi sembra ci siano tutti.
Il sindaco di Riccione non ha fatto mistero del fatto che ne sarebbe molto contento.
Diciamo che è un progetto: saremmo in controtendenza perché in genere è dai festival che nascono i mercati, e non viceversa.
E la Regione?
L’assessore alla Cultura Massimo Mezzetti ha scelto Cinè per comunicare i primi passi della nuova Legge del Cinema varata dalla Regione, e questo è un segnale importante. Ci siamo dati appuntamento a dopo l’estate, il dialogo è aperto. Ho notato che Mezzetti è rimasto piacevolmente stupito del fatto che la manifestazione ha forti radici territoriali, dal momento che la società organizzatrice di Cinè ha sede a Bologna. E’ un segnale importante per chi, come lui, punta molto alla formazione e alla creazione di nuove professionalità.