Luigi Alfredo Ricciardi è il commissario della Mobile di Napoli. Catturare gli assassini è la sua vocazione e la sua ossessione di Ricciardi, incalzata da una maledizione ereditata dalla madre: quella di vedere il fantasma delle persone morte in modo violento e ascoltarne l’ultimo pensiero.
Andrà in onda il 25 gennaio su Rai Uno “Il Commissario Ricciardi”, la serie tv ispirata ai romanzi di Maurizio De Giovanni, una coproduzione Rai Fiction-Clemart, con protagonista Lino Guanciale e la regia di Alessandro D’Alatri.
Due Film Commission hanno supportato il lungo lavoro di ricostruzione della Napoli degli anni ’30: Film Commission Regione Campania e Apulia Film Commission.
La prima ha assistito la produzione per più di un anno di riprese (dal 2019 e nell’estate 2020 con l’effettuazione gratuita di test anti-covid), individuando le locations più adatte a ricreare ambienti e scenografie: della città di Napoli, oltre ai teatri San Carlo e Sannazaro, si potranno ammirare il Complesso monumentale dell’Annunziata, di età medievale, la seicentesca Chiesa di San Ferdinando in Piazza Trieste e Trento, il vicino Palazzo Reale, lo storico Caffè Gambrinus, Piazza del Plebiscito, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, con riprese anche nel cortile della scuola di ceramica, Istituto ad indirizzo raro “Caselli-De Sanctis”, Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia, il Molo San Vincenzo. All’ex base Nato di Bagnoli invece, sono stati ricostruiti la scenografia di Via Toledo e parte degli interni del Teatro San Carlo.
Protagonista anche la città di Portici con la sua Reggia borbonica, Monte di Procida con la spiaggia di Acquamorta, e ancora la cittadina di Nocera Inferiore (SA) con l’ex Caserma Bruno Tofano, oltre a strade e ambientazioni realizzate nelle province casertane di Capua e Castelvolturno.
L’opera è stata anche selezionata nell’ambito del progetto POC “Potenziamento dell’azione di promozione turistica e valorizzazione dell’immagine della Campania attraverso le produzioni audiovisive” con l’acquisizione di contenuti finalizzati a future iniziative di promozione territoriale.
In Puglia, la serie è stata girata a Taranto dal 23 maggio al 20 luglio 2019 con il sostegno dell’Apulia Film Fund della Regione Puglia (831.679,95 euro) a valere su risorse del POR Puglia 2014/2020 e da Apulia Film Commission. Per la realizzazione del film sono state impegnate 80 unità lavorative pugliesi.