di Adriana Marmiroli
Francesco Gesualdi, cosa avverrà esattamente al summit il 5 e 6 luglio?
Un po’ in analogia agli incontri che avvengono ogni anno a Davos, converranno a Roma le più importanti personalità del settore, gli associali del WEF. Il 5 vi sarà una sessione privata, aperta ai soli associati e a una lista di invitati italiani da loro designati. Abbiamo garantito la massima riservatezza, quindi non dirò chi interverrà . Il 6 la sessione sarà invece pubblica, e si incentrerà eminentemente sulla situazione italiana. Si parlerà di innovazione tecnologica e delle sue ricadute, di digitale e banda larga, di linguaggi e contenuti, di nuovi media, di multipiattaforme, del distretto dell’audiovisivo laziale.
E’ per questo che la Regione Lazio è così attiva?
Il sostegno all’industria dell’audivisivo è una delle nostre priorità . Siamo intervenuti con leggi rivolte alla produzione e al prodotto. La Fondazione Lazio per l’Audiovisivo è chiamata a svolgere un ruolo da cabina di regia, sulle attività svolte in regione: organizzare, coordinare e indirizzare le risposte di Governo sulle principali criticità del settore. Queste le sue finalità : fare crescere il RFF, fare del Lazio un punto di riferimento del mercato dell’audiovisivo, creare nuove occasioni di lavoro e di formazione.
Anche perché la crisi è alle porte, e se ne avvertono gli effetti, a sentire i produttori, in particolare quelli televisivi, più legati all’assetto anomalo del duopolio Rai-Mediaset non ancora intaccato dall’affacciarsi dei canali pay.
I broadcast italiani hanno fortemente ridimensionato i loro investimenti per il 2009. La crisi potrebbe quindi colpire in modo molto duro. Il nostro ruolo è dare risposte utili che permettano al comparto di uscire indenne da questa congiuntura.
Che la sessione del settore Media e Entertainment del WEF si tenga a Roma è un segnale importante.
Avevamo promesso alla fine della seconda edizione che avremmo fatto di più per il 2009. Abbiamo spinto perché si tenesse a Roma il convegno del WEF in concomitanza con il Festival. Poi c’è la novità degli Screenings, passerella delle nostre fiction nel loro insieme, davanti a un pubblico composto dai direttori dei palinsesti dei network. Hanno aderito, ben oltre le nostre aspettative, in circa un centinaio, da Asia, America Latina, Est Europa, oltre che naturalmente dai paesi dell’Europa Unita. Promozione e visibilità all’estero sono tra i limiti della nostra produzione. Gli Screenings sono un modo per aprire al mercato internazionale il prodotto italiano, che ha proprio nella mancanza di prospettive di vendita all’estero uno dei suoi punti deboli.
Altri momenti importanti per l’industria al RFF?
I convegni, a partire da quello istituzionale di giovedì 9, “L’industria dei contenuti nel prossimo decennio: trasformazioni e prospettive”. Ma anche quelli dell’8 (in collaborazione con RomaTvScreenings e RomaTvPitching, “Esportabilità dei format italiani all’estero: “Romanzo criminale” e la nuova generazione delle fiction. La sfida del pubblico internazionale”). E , ancora, quello della S.A.C.T. (Scrittori Associati di Cinema e Televisione) del 10, “Created By “” Il ruolo dello showrunner nella produzione seriale americana ed europea”.
Strategie e politiche per l’audiovisivo del Terzo Millennio
Convegno organizzato dalla Fondazione Lazio Audiovisivo in collaborazione con il World Economic Forum
Dove: Roma, Casina Valadier, Sala Impero “” Piazza Bucare st Villa Borghese
Quando: lunedì 6 luglio ore 9,30
Chi: Marco Bassetti, Fedele Gonfal onieri, Paolo Garimberti, Piero Marrazzo, Betsy Morgan, Viviane Reding, Paolo Romani, Martin Sorrel, Riccar do Tozzi, Bruno Vespa (moderatore).
Cosa: Nuovi contenuti, nuove piattaforme.; Il passaggio al digitale e lo sviluppo della banda larga. L’esperienza del distretto industriale audiovisivo del Lazio.