direttore Paolo Di Maira

RFF/ Al Via i Roma Tv Screenings

di Chiara Gelato

L’INDUSTRY VILLAGE Roma, 6-10 luglio 2009


Location: c/o Lumsa (Libera Università  Maria S. Assunta) Via di Porta Castello, 44 – Roma
Il Villaggio: Area stand, Sala Screening, Spazio Speed Dating Orario: 9,00-19,00
Accesso: Accredito Professionale
RomaTvScreenings: 6-7 luglio
RomaTvPitching & Speed Dating: 8-10 luglio



Oltre 100 operatori televisivi internazionali, 62 fiction presentate, 600 minuti di screening e la presenza forte dei broadcaster e delle produzioni indipendenti italiane, coinvolti in prima linea nell’appuntamento diretto da Carlo Macchitella.
E’ tutto pronto per l’esordio dei RomaTvScreenings, la vetrina delle migliori proposte della fiction televisiva italiana che si svolgerà  nella Capitale il 6 e 7 luglio, preludio al mercato che si farà  nel prossimo futuro. A promuoverla, nell’ambito della III edizione del RomaFictionFest, Regione Lazio, APT (Associazione Produttori Televisivi) e Camera di Commercio di Roma in collaborazione con ICE, Mediaset, Rai Trade e Sky Italia. Obiettivo della manifestazione “” che rappresenta una novità  nel panorama nazionale – è di far dialogare gli operatori italiani del settore con i protagonisti dei più importanti network internazionali, che avranno modo di approfondire la conoscenza della produzione di fiction made in Italy, un mercato da oltre 2mila ore di prodotto, secondo solo a Germania e a Regno Unito per quantità  di fiction nazionale trasmessa in Europa, che “” nonostante il livello di maturità  raggiunto – soffre di una scarsa capacità  di esportazione, un tema assolutamente strategico per il futuro dell’industria del comparto.
Location della prima edizione dei RomaTvScreenings, che vanno ad affiancarsi agli ormai collaudati RomaTvPitching & Speed Dating “” vero e proprio mercato internazionale delle idee – sarà  l’Industry Village creato all’interno degli spazi della LUMSA, contigui a Castel Sant’Angelo, dove un ampio Pavilion sarà  allestito, dal 6 al 10 luglio, con stand occupati dagli operatori italiani del comparto (Albatross Entertainment, APT, Dap Italy, Lux Vide, Mediaset, Palomar, Paypermoon Italia, Publispei, Rai).
In vetrina i programmi di fiction italiana (tra lunga serialità , miniserie e tv movie) di 23 società  di produzione e i promo dei prodotti trasmessi da Fox Channels Italy, Mediaset, Rai Trade e Sky Italia tra il 2008 e il 2009. Uno sguardo approfondito sull’ultima stagione televisiva rivolto ai responsabili di programmazione e di palinsesto delle reti internazionali, provenienti da 40 diversi Paesi, tra Nord e Sud America, Australia e Nuova Zelanda, Asia, Africa ed Europa. Massiccia, in particolare, la partecipazione europea, con picchi di presenze previste da Francia, Spagna, Germania, Inghilterra e, sul versante orientale, dalla Russia. Un primo segnale incoraggiante in un periodo in cui festival e mercati internazionali, anche cinematografici, registrano una netta contrazione di presenze (e di business) riconducibile alla congiuntura economica mondiale.
“La grande differenza fra i RomaTvScreenings e gli altri appuntamenti dove incontriamo i nostri clienti”, sottolinea Patricio Teubal, Direttore vendite di Mediaset Distribution, “è che, in questo caso, gli operatori internazionali saranno concentrati esclusivamente sul nostro prodotto, il che comporta un’attenzione maggiore verso la produzione made in Italy. Il mese di luglio, poi, è sicuramente un buon periodo per lo svolgimento della manifestazione, perché, per il tipo di cliente che compra fiction italiana, non ci sono altri appuntamenti vicini nell’agenda”.
Una scelta condivisa da Sesto Cifola, responsabile vendite di Rai Trade, per cui “la stagione estiva “” che si colloca tra l’appuntamento primaverile e quello autunnale di Cannes – è un buon momento per la commercializzazione della fiction tv”. Più scettica, invece, Alessandra Palanca, Responsabile Progetti Speciali Fiction di Sky Italia, che punta l’attenzione sul prodotto: “Luglio è un mese turisticamente buono, ma per la fiction nazionale sconta il fatto che si sta ancora girando o si è già  andati in onda. Anche come lancio promozionale risulta troppo lontano dalla messa in onda”. Periodo a parte, la necessità  di creare un appuntamento annuale per la commercializzazione dei titoli italiani all’estero sembra mettere d’accordo tutte le parti.
Tra i principali sostenitori dell’iniziativa c’è Carlo Bixio, presidente Publispei e vice presidente APT, secondo cui “gli Screenings faranno una panoramica sull’industria italiana del settore, riconoscendo al produttore indipendente il giusto rilievo che gli compete e che gli si dà  all’estero. C’è bisogno di fare una riflessione sul prodotto italiano che, oltre ad essere valido, costa di meno di altra fiction europea, come ad esempio quella britannica”. Ai RomaTvScreenings il produttore di “Un medico in famiglia” e “I Cesaroni” “” che sta girando la miniserie Rai “Sissi”, co-produzione italotedesco- austriaca da 12 milioni di Euro di budget con protagonista Cristiana Capotondi – porterà  la fortunata serie “Tutti pazzi per amore”, commedia sentimental-familiare dal ricchissimo cast diretta da Riccardo Milani che “è già  stata venduta in buona parte del Sud America e in Grecia e si prepara ad essere esportata in Francia e Spagna, dove siamo in trattative avanzate per la cessione del format e la creazione del numero zero”. Di business vero e proprio parla Sesto Cifola, che si aspetta dagli Screenings romani “” dove verrà  presentato un promo di “top titles” targato Rai Trade in cui figurano 30 fiction dell’ultimo anno e qualche anticipazione – degli esiti commerciali positivi: “In appuntamenti come questo si aggiungono cifre notevoli al fatturato. Sono certo che chiuderò degli accordi che altrimenti non avrei portato a casa. E’ difficile che un operatore internazionale che viene a Roma se ne torni a mani vuote. Come distributore non posso chiedere di più”.
“In questo periodo assistiamo ad una tale povertà  di contenuti nel mondo che gli addetti al lavoro sono costantemente a caccia di idee”, commenta Roberta Manfredi, AU della Dauphine Film Company, “Se il prodotto italiano, quello riuscito, arriva ad avere la giusta visibilità , ha tutte le potenzialità  per attecchire all’estero. Bisogna imparare a valorizzare il singolo prodotto, a promuoverlo in base alla sua identità  specifica. La visibilità  internazionale è, certamente, uno dei problemi della produzione italiana, ma è pur vero che il prodotto deve meritarla, puntando sui contenuti e sulla qualità  della confezione”. Dando anche il giusto rilievo alle location: “Tra i punti di forza del nostro “Commissario Manara” “” distribuito all’estero da Rai Trade – ci sono, a mio giudizio, i luoghi della serie, ovvero la Toscana e la Maremma. E poi Manara è un commissario inconsueto, stropicciato, scalcinato, un personaggio che sembra uscito dagli anni ’70, un po’ alla Starsky & Hutch. Di tutt’altro impatto l’altro titolo che presentiamo agli Screenings, il drammatico “In nome del figlio” di Alberto Simone, che è piaciuto molto “” in particolare – nei Paesi orientali e questo è un dato interessate”. Protagonisti dell’offerta targata Mediaset saranno invece 21 titoli tra serie, soap, sitcom e tv movie, “una proposta che spazia dalla commedia familiare – come la terza serie de “I Cesaroni”, che ha realizzato un record assoluto in termini di ascolti – al genere più impegnato come “Squadra Antimafia-Palermo oggi”, illustra Patricio Teubal, che punta a “consolidare la presenza del marchio nei palinsesti dei grandi network europei, senza per questo trascurare mercati interessanti come l’America Latina e l’Asia, che negli ultimi anni si stanno sviluppando velocemente”. Da parte sua, Sky scommette sui pubblici globali delle pay-TV, del mercato HV e della rete: “Titoli come “Romanzo Criminale”, “Nel nome del male” – accolto da critica e pubblico come tentativo di trattare un tema delicato come il satanismo – e “Moana, la regina del porno”, di cui stiamo concludendo le riprese, sono veicolabili forse non ad un pubblico generalista e indifferenziato, ma sicuramente globale.
Le vendite estere di “Romanzo Criminale” ci fanno ben sperare in questo senso”, afferma Alessandra Palanca, “E’ evidente che, oltre alle tematiche forti, il prodotto Sky si mostra molto diverso dal generalista anche per lo stile, il modo di narrare e le aspettative di target. E credo che i nostri titoli potranno interessare di più europei, americani e asiatici degli “eroi italiani” (santi o meno) e delle solite diatribe buoniste familiari dei palinsesti free che evidentemente rispondono a esigenze di target differenti. Il prodotto Sky, per ora limitato a 2-3 produzioni annue, è sicuramente molto più appetibile del prodotto generalista per il mercato estero”. Ma qual è la via per superare l’annosa questione dell’internazionalizzazione e dell’esportazione del prodotto italiano? “Non è una questione semplice, bisognerebbe cambiare tutto un sistema, un modello di business che però ha funzionato bene fino ad oggi”, evidenzia Patricio Teubal, “In Italia la fiction viene prodotta focalizzandosi più che altro sul pubblico del Prime Time di Canale 5 e di Rai Uno, e non su un’audience internazionale. Questo fa sì che le storie, il più delle volte, non siano molto internazionali e, di conseguenza, l’esportazione ne risente. Un fatto inevitabile, dal momento che il finanziamento della TV in Italia proviene dall’incasso per vendite di pubblicità , che si basa sugli ascolti locali”. “Mi sembra che il mercato parli chiaro: ognuno fa a casa sua le cose che riguardano il suo cortile”, commenta Alessandra Palanca, “Questo genere può essere esportato soltanto come format e su questo in Italia siamo davvero indietro. Per il resto possiamo vendere la nostra grande tradizione che non può essere fatta però solo di Papi e di agiografie. Dovremmo vendere stile, gusto, cultura, talento”. E un appuntamento come quello dei RomaTvScreenings, conclude Carlo Bixio, “potrebbe anche contribuire, alla lunga, a risettare l’offerta del nostro prodotto “” alla luce della sua internazionalizzazione – sulle reti italiane”.

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