direttore Paolo Di Maira

RCI / Il Manifesto della Rete Cinema Indipendente

“Promuovere una costituente per rifondare l’intero sistema audiovisivo contratto ed esausto, una massa critica che sostenga e renda audace anche l’azione delle singole associazioni d’appartenenza”: è questo l’obiettivo ultimo che si pone la neo-nata RCI – Rete Cinema indipendente, fondata da un gruppo di produttori, registi, autori, distributori, esercenti, operatori del settore, firmatari del Manifesto “Per una democrazia della cultura e dell’impresa cinematografica”  documento trasversale al comparto e alle stesse associazioni di categoria cui molti appartengono, pubblicato QUI

Tra i punti ‘caldi’ presi sotto esame,  il tax credit che, “da opportunità a difesa e tutela dell’identità culturale delle opere, è diventato agente della distorsione del mercato audiovisivo; il ripristino del tax credit esterno; la revisione oculata della Legge 2016, con particolare attenzione al tema delle distribuzione; la corretta attribuzione della definizione e del sostegno alle imprese indipendenti.”
O ancora, il tema OTT e piattaforme ed il loro rapporto con le imprese indipendenti

Tutte questioni, secondo RCI, riconducibili alla necessità di affrontare di la complessità del sistema audiovisivo, “convinti che, la forte crisi di tutto il comparto cinematografico e audiovisivo scaturita dalla pandemia, stia tramutandosi in un pericoloso alibi per l’attuazione di misure dal forte sapore antidemocratico”

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