di Adriana Marmiroli
L’anno scorso è stato l’anno di “Guerra e pace” e di “Caravaggio”: occorrerebbero sempre produzioni di questo livello e calibro.
«”Guerra e pace” “” commenta Luca Milano – ha superato per ascolti qualunque altra produzione europea.
Da noi è forse stata un po’ snobbata dalla critica.
Ma il pubblico ha apprezzato.
In Europa alla fine è stata vista da circa 30 milioni di persone.
Tuttavia non è facile trovare soggetti che abbiano lo stesso fascino e siano altrettanto condivisi a livello europeo.
Li stiamo cercando”¦Â».
Così per questo 2008, come titoli che abbiano un interesse sopranazionale, ci si dovrà “accontentare” di una “Coco Chanel” con il volto di Barbora Bobulova, di un “Einstein” diretto da Liliana Cavani e interpretato da Vincenzo Amato (“Nuovomondo”), di una “Vita di Puccini”, protagonista Alessio Boni, ormai assurto allo status di star assoluta del biopic («E’ uno dei pochi divi del cinema che non si fa problemi a lavorare per la televisione»), di “La meravigliosa storia di Suor Bakhita” di Giacomo Campiotti, altro biopic, sulla suora africana fatta santa da Giovanni Paolo II, con Stefania Rocca e Sonia Bergamasco, e per finire un progetto su papa Paolo VI.
Reduce dal successo di Berlino, verrà anche presentato per la prima volta al mercato “Sonetà ula” di Salvatore Mereu, in versione miniserie.
E ancora: la versione miniserie del film di Marco Tullio Giordana “Sangue pazzo”, con la sciagurata coppia del cinema fascista Ferida-Valenti interpretata da Ferilli e Zingaretti.
E con Zingaretti sono attese anche quattro nuove puntate del “Commissario Montalbano”: il 30 marzo sono iniziate le riprese dei tv movie tratti da “Vampa d’agosto”, “Le ali della Sfinge”, “Pista di sabbia”, “Luna di carta”.
«Con questo raggiungiamo quota 18 film.
Un risultato davvero eccellente.
Montalbano meglio di 007 come lunga serialità “¦
Amatissimo in Italia, dove non accenna a dare segni di stanchezza l’apprezzamento del pubblico, anche nelle repliche e in dvd, e ben accolto all’estero, malgrado le oggettive difficoltà di traduzione e doppiaggio».
Intanto parte una nuova collezione di racconti imperniati sulle indagini di un altro commissario di matrice letteraria, “Il commissario De Luca”: creatura di Carlo Lucarelli, avrà il volto di Alessandro Preziosi e la regia di Antonio Frazzi.
E con questo si passa a una serialità più “domestica”.
Tra i titoli attesi e in pre-produzione le miniserie “La scuola” con Luciana Littizzetto, “Scusate il disturbo” con Lino Banfi, “Il bene e il male”, protagonista la coppia femminile Liskova-Guaccero, il giallo “Mal’aria” ambientato negli anni 30 nelle valli di Comacchio, un paio di biopic storico-politici (“Enrico Mattei”, “Di Vittorio”), mentre Rulli e Petraglia stanno finendo la sceneggiatura di “La casa”, una saga familiare attraverso cui raccontare i nostri ultimi vent’anni: un tentativo di ripercorrere la stessa strada di “La meglio gioventù” (non a caso sempre con Barbagallo per produttore).
Un discorso a parte, perché inserito in un progetto di rilettura e attualizzazione delle fiabe classiche, merita il “Pinocchio” di Alberto Sironi, dal sontuoso cast: Alessandro Gassman, Bob Hoskins, Luciana Littizzetto, Violante Placido.
Poi potrebbe essere la volta (ma è ancora tutto molto pour parler) di “Cenerentola”.
E’ invece di 16 milioni di euro il budget stanziato nel 2008 per l’animazione, uno dei cavalli di battaglia di RaiFiction di cui Luca Milano, che li segue tutti direttamente, è molto fiero.
Tra le novità una nuova serie prescolare, “Uffa che pazienza”, in coproduzione con la Germania.
Per ragazzini delle elementari e i primi anni delle medie, i titoli nuovi sono “Sandokan”, “Lulù di Montmartre”, “Piccolo Leonardo”, “Questers”, “Arturov e Kiwi”.
La Rainbow di “Winx Club” propone un nuovo soggetto a target maschile, “Huntik”.
E molto atteso è il ritorno, con una serie a episodi da 3 minuti in 3D, di due grandi del cartoon italiano: Manuli (“Acqua in bocca”) e Bozzetto (una ripresa degli storici “Minivipo e Supervip”).
Ultima novità di stagione a RaiFiction: il ritorno di Max Gusberti, già vice di Saccà poi andato in pensione, nominato “reggente” nel ruolo di responsabile fiction dal direttore generale Cappon che, con l’uscita di scena di Saccà , aveva assunto l’interim della struttura.
Cannes sarà il suo ri-debutto: non una novità , vista la pluriennale esperienza nell’azienda di Viale Mazzini.
«Dopo una “vacatio” di un paio di mesi “” dice Milano – arriva la nomina di un uomo che per la sua esperienza non può che rappresentare un segno di continuità e di competenza, uno che conosce perfettamente la macchina e i meccanismi della fiction».