Puntare a operazioni multimediali di cui la tv è solo una componente.
Il lancio della nuova piattaforma web dedicata espressamente al pubblico oltre 15 anni: ne parla Luca Milano, vice direttore di Rai Fiction e responsabile del settore animazione
A metà aprile si svolgerà per la seconda volta a Venezia il festival dell’animazione tv Cartoons on the Bay promosso dalla Rai, in cui Rai Fiction tradizionalmente presenta i progetti di punta della nuova stagione, fra questi quali sono quelli italiani con maggiore appeal per l’estero?
L’animazione è un genere internazionale e quasi tutti i titoli che la Rai coproduce hanno anche una circolazione estera. Tra i maggiori successi degli ultimi tempi, oltre ai sempre- verdi “Winx Club” e “Geronimo Stilton”, devo segnalare programmi prescolari come “Mofy”, “Calimero” e “Topo Tip”, e tra quelli per bambini più grandi “Mia & Me”, di cui in questi giorni lanciamo la seconda serie. Un titolo nuovo di grande appeal sarà i “Trullalleri”, una serie che parla di alimentazione e magia, ambientata nel paesaggio pugliese, che sicuramente girerà in tutto il mondo.
Per quanto riguarda l’animazione c’è stata da parte sua un’apertura verso un pubblico più adulto. Ovvero l’animazione che manca da sempre alla tv italiana, ma non solo. Si possono davvero trovare nuovi pubblici anche per le tv generaliste?
Nel campo dei cartoni animati, il primo pubblico a cui ci rivolgiamo è e resta quello dei bambini e ragazzi.
E’ un pubblico importante, pregiato, delicato, che merita il meglio della nostra attenzione e della nostra creatività.
Non è una frase fatta: produrre e programmare opere audiovisive che verranno fruite dai bambini è una grande responsabilità, uno dei punti cardine che giustificano il ruolo del servizio pubblico televisivo.
Ma è vero che l’animazione è un linguaggio duttile che può rivolgersi anche a un pubblico di adolescenti e di adulti. Su questo siamo tutti più indietro, anche a livello europeo.
Probabilmente è vero che è difficile trovare nei palinsesti televisivi di oggi lo spazio per una serie animata per adolescenti.
Bisogna puntare ad operazioni multimediali articolate di cui la tv è solo una componente.
Il lancio della nuova piattaforma web RAY, dedicata espressamente al pubblico oltre 15 anni, è una nuova opportunità anche in questo senso.
La contaminazione tra animazione e riprese live si sta facendo sempre più strada. Anche Rai Fiction si è inserita in questo nuovo filone?
La produzione di serie ibride, live + animazione, è una tendenza molto interessante per coinvolgere anche un pubblico più ampio. Dopo il successo di “Mia & Me”, un nuovo progetto è la serie “7 nani ed io”, una coproduzione europea, che giudichiamo di grande qualità e potenzialità di ascolti.
C’è anche qualche proposta di fiction per ragazzi nel cassetto?
Il tema ci interessa molto, e la linea editoriale di Rai Fiction, d’intesa con i canali Rai, prevede la produzione di serie per ragazzi. per ora siamo in una fase di sviluppo. Penso che nella seconda metà dell’anno potremo avviare la produzione.
L’attività di Rai Fiction al Miptv è soprattutto quella di trovare potenziali partner su alcuni progetti di fiction in preparazione. Qualche anticipazione?
Le grandi coproduzioni sono state da sempre una caratteristica della fiction Rai più prestigiosa, in genere come tv-movie o miniserie.
Negli ultimi tempi abbiamo intrapreso la preparazione di serie in coproduzione, sia nel genere del melò, come “La Dama Velata”, sia nel genere del grande affresco storico, a partire dalla storia di Firenze e i Medici che dovrebbe partire entro la fine dell’anno.